Gli stranieri residenti a San Marino (per la maggior parte italiani) potranno intestarsi la casa di proprietà prima che siano trascorsi i cinque anni previsti dalla vecchia legge e potranno farlo anche da subito. La decisione, presa dal Consiglio dei XII, l’organismo tipico del sistema sammarinese formato da parlamentari e presieduto dai Capitani reggenti, è stata precisata e ribadita dal Governo. “E’ opportuno precisare che si parla di una facoltà accordata a persone già residenti a San Marino, le quali potranno non aspettare cinque anni prima di intestarsi un immobile”, ha ricordato il segretario al lavoro Francesco Mussoni. La decisione, adottata con delibera giovedì scorso dal Consiglio dei XII, segue i principi introdotti dalla nuova legge sulle residenze. La norma, approvata l’estate scorsa, prevede che sia la commissione consiliare Esteri a rilasciare le residenze sulla base di alcuni criteri tra cui quello di rivestire incarichi dirigenziali, anche in aziende con un certo numero di dipendenti, e investire capitali in attività produttive. Il Consiglio dei XII ha infine approvato a maggioranza la delibera che consente l’intestazione dei beni immobili anche a chi è residente a San Marino da un giorno.
Nella foto Filippo Pruccoli, il Segretario al Lavoro Francesco Mussoni
