Tanta paura, tanta sfortuna, ma fortunatamente nessun ferito e danni contenuti. Ieri pomeriggio (venerdì 3 marzo) un incendio è scoppiato al ristorante Kalamaro Fritto, sul portocanale di Riccione, in un orario in cui non erano presenti clienti e senza danni per lo staff. Anzi su quest'ultimo punto il proprietario Gabriele Urbinati precisa: "L'aspetto in assoluto più importante è che l'incendio non ha minacciato, in alcun modo, l'incolumità fisica dei nostri dipendenti né dei nostri ospiti. L'episodio, infatti, è avvenuto fortunatamente quando il locale era ancora chiuso e dunque, al momento dell'incendio, nessuno era presente all'interno dello stabile".
Rispetto ai bilanci ufficiosi delle prime ore, il proprietario precisa che, in base alle prime stime oggettive, "i danni strutturali riportati dal sono stati molto più contenuti del previsto". Il fumo provocato dalle fiamme ha annerito le pareti ed avvolto parte dell'edificio, ma l'incendio è rimasto circoscritto e non ha neppure raggiunto gli assi portanti della struttura. "Pertanto, espletate le verifiche di rito che dovranno fornire tutte le rassicurazioni del caso sull'agibilità del locale, possiamo annunciare, con ragionevole ottimismo, che l'intento della proprietà è quello di riaprire il Kalamaro Fritto già entro il mese di marzo, approfittando di questo periodo per ultimare l'intera ristrutturazione", dichiara Urbinati (la ristrutturazione dell'area esterna non era stata ancora completata).
"Non è una proiezione azzardata, ma la sintesi ragionata di una serie di valutazioni che partono, in primis, dallo stato, assolutamente integro, dell'edificio", precisa il proprietario del locale, che aggiunge: "Vogliamo ringraziare tutte le persone che, in queste ore, ci stanno esprimendo, con affetto e spontaneità, tutta la loro vicinanza: è un incidente che inevitabilmente finirà per allungare un po' i tempi della ristrutturazione, ma la cosa più importante è che nessuno si sia fatto male".
In attesa della riapertura, lo staff sarà impiegato a Losteria del Pesce di viale Ceccarini che fa parte dello stesso gruppo. "Sono due locali diversi, ma ci auguriamo che per la nostra affezionata clientela questo trasloco provvisorio venga vissuto come un'opportunità per degustare una proposta gastronomica differente ma sempre improntata sulla massima qualità", chiosa Urbinati.