Stop all'allevamento intensivo in Alta Valmarecchia: parte una petizione
I membri del comitato scrivono al presidente Bonaccini

Parte una petizione a tutela del paesaggio organizzata dal comitato civico spontaneo per fermare lo sviluppo di nuovi progetti di allevamento intensivo. I membri del comitato si rivolgono al presidente della Regione Stefano Bonaccini. A partire dall'inizio del mese di gennaio 2023, alcune decine di cittadini hanno iniziato a riunirsi per studiare i documenti con cui la Regione Emilia-Romagna ha autorizzato i lavori (già in corso) per la creazione di un nuovo impianto in località Cavallara, nel comune di Maiolo,capace di produrre da solo il 10% dei polli biologici venduti in un anno in Italia.
QUI LA PETIZIONE
Gentile Stefano Bonaccini, Presidente della Regione Emilia-Romagna
Le scriviamo per chiederle un intervento da parte della Regione in merito al progetto di nuovo allevamento intensivo di polli della Società Agricola biologica Fileni, in località Cavallara, tra i comuni di Maiolo, Novafeltria, San Leo e Talamello, in Alta Valmarecchia nella Provincia di Rimini, autorizzato con Delibera di Giunta regionale dell'Emilia-Romagna del 04/04/2022. I cittadini dei sette comuni dell'Alta Valmarecchia hanno scelto nel 2009 di passare in Emilia-Romagna, una Regione che valorizza le caratteristiche e le eccellenze del territorio e si aspettano pertanto di essere tutelati.
Riteniamo che l'intervento in corso riporti la valle negli anni Settanta, senza alcune considerazione degli investimenti realizzati dal GAL Valli Marecchia e Conca, che a partire dal claim “Salute , viaggiatore” sta lavorando per promuovere la valle come territorio vocato al turismo lento ed esperenziale. Anche la Strategia approvata nell'ambito della Strategia nazionale aree interne richiama l'idea di "paesaggi da vivere". Abbiamo scelto non a caso come motto del Comitato PER la Valmarecchia – Stop allevamenti intensivi “Salute Valmarecchia”.
Noi, a dispetto dell'emorragia di abitanti che negli ultimi decenni ha caratterizzato la dinamica demografica dei Sette Comuni dell'Alta Valmarecchia, crediamo nelle sue potenzialità. Siamo cittadini ma anche imprenditori che hanno investito in questo territorio, creando spesso più occupazione dei 3 posti di lavoro indicati da Fileni come addetti stabili nei documenti progettuali presentati in Regione.
Per questo, lamentiamo il mancato coinvolgimento di noi cittadini nell'iter autorizzativo di un progetto che andrà a compromettere la qualità dell'aria, per effetto delle pesanti emissioni di ammoniaca, e contribuirà al cambiamento climatico, per effetto delle emissioni di metano. Siamo preoccupati perché sappiamo che l'ammoniaca è precursore delle polveri sottili PM2.5, dal 2013 classificati dall'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro ha come cancerogeno di classe 1, elemento mai richiamato all'interno della Delibera 498 del 04/04/2022.
Nel maggio 2021 la Regione attraverso il Servizio Giuridico del Territorio ha espresso un parere che stabilisce una presunta continuità aziendale tra il nuovo progetto Fileni e le precedenti gestioni degli edifici adibiti ad allevamento intensivo costruiti in località Cavallara negli anni Settanta del secolo scorso, inutilizzati dal 2009, passati da allora attraverso due proprietà ed un fallimento e parziali crolli dovuti alle nevicate del 2012. Questo parere avrebbe permesso di aggirare la norma del piano regolatore generale del Comune di Maiolo, del 2007, che non consentiva la demolizione e ricostruzione dei capannoni, cosa che sta avvenendo, ma solo la manutenzione ordinaria, sancendo di fatto la fine dell'allevamento intensivo in Alta Valmarecchia. Crediamo che una lettura attenta della Delibera 498 possa aiutare a individuare anche altre criticità, legate ad esempio al dissesto idrogeologico, alle zone di tutela speciale, alla gestione del bosco, tutte superate con interventi ad hoc, varianti "su misura" cucite addosso al progetto Fileni.
Sappiamo che ritiene la nostra valle “una delle più belle della nostra regione”, le chiediamo perciò di attivarsi con noi per fermare i cantieri in corso, prima che sia troppo tardi.
Lo faccia per la Valmarecchia, lo faccia per l'Emilia-Romagna.