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Fileni, incontro privato con i Sindaci. Fattori: "Ho la coscienza a posto"

Sindaco di Maiolo: 'Senza il clamore sollevato dal comitato non se ne sarebbe accorto nessuno dello stabilimento'

A cura di Redazione
18 febbraio 2023 06:44
Fileni, incontro privato con i Sindaci. Fattori: "Ho la coscienza a posto" - Marcello Fattori
Marcello Fattori
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di Riccardo Giannini

"Ero fiero del mio lavoro. Adesso sono il capo di tutti i mali della Valmarecchia: me ne farò una ragione". È amareggiato il sindaco di Maiolo Marcello Fattori, finito nel mirino delle critiche dopo l'apertura del cantiere, in località Cavallara di Maiolo, del nuovo allevamento Fileni. Il movimento d'opposizione al progetto, che ha il suo fulcro in un comitato cittadino, si è allargato negli ultimi giorni. Anche la Confesercenti Pesaroe Gianni Indino, presidente della Confcommercio di Rimini, si sono uniti al coro di persone contrarie al progetto. 

"Io nel cassetto ho il parere regionale, sentenze del Tar, del Consiglio di Stato e della Corte Costituzionale: un capannone esiste anche senza polli, se è autorizzato. Ed è autorizzato dal 1972", replica Fattori. In sostanza la ricostruzione dei capannoni non poteva essere bloccata, perché pur non essendo più allevati i polli nelle strutture, poi crollate sotto il peso delle nevicate del febbraio 2012, l'autorizzazione non è mai stata revocata. Il sindaco di Maiolo alza la voce nell'intento di rassicurare la popolazione: "Sarà un allevamento biologico, non intensivo. Poi ci si può credere o non credere. Non ci saranno 20 polli al mq, ma 5-6 a seconda dei polli".  

INCONTRO SINDACI FILENISabato 11 febbraio i sindaci dell'Alta Valmarecchia, assenti i primi cittadini di Pennabilli e Montecopiolo, Mauro Giannini e Pietro Rossi, si sono incontrati a Maiolo, in presenza di Massimo Fileni, figlio del patron dell'azienda. "Dopo il can-can venuto fuori a seguito dei servizi di Report, Fileni sta valutando che azioni intraprendere. Ma intanto la proprietà vuole tranquillizzare la Valmarecchia, vuole capire le preoccupazioni per fugarle– spiega Fattori – ma questo è solo il primo di una serie di incontri".  Il sindaco di Maiolo attacca il comitato cittadino: "Scrivono una valanga di inesattezze, non abbiamo Cernobyl' sul territorio, ma stalle in un campo agricolo. Le abbiamo sempre avute da 55 anni e quello che verrà fuori sarà uno stabilimento meno grande e meno impattante di quello passato: le emissioni di ammoniaca saranno un quarto di quelle  di una volta".  Fattori contesta l'appellativo, coniato dal comitato, di "Valle dei polli" per la Valmarecchia: "Queste parole non fanno bene al turismo della nostra zona. Io non tremo, non abbiamo strutture turistiche, ma mi  dispiace per gli altri sindaci. La verità è che senza tutto clamore, alla fine del cantiere, nessun  automobilista di passaggio si sarebbe accorto del nuovo stabilimento: nessun impatto visivo e nessun odore". Il primo  cittadino evidenzia: " "Fileni ha messo figure di alto profilo, professori universitari, per valutare l'impatto ambientale. Sarà un intervento migliorativo rispetto a quello che c'era prima. Gli studi effettuati dicono che gli odori non usciranno dal confine della proprietà. E sono state seguite le indicazioni della soprintendenza: ha scelto il colore del tetto, a me piace tantissimo. È un colore di impatto, non si vedranno per niente". 

Fattori ribadisce: "Sono fiero del mio lavoro, perché Fileni inizialmente voleva realizzare 39 capannoni, 13 su tre piani, poi ha presentato una nuova proposta a 28, ma ha capito che doveva ridimensionarlo. Da cinque anni Fileni è sotto torchio da parte di noi amministratori, Comune di Maiolo, Regione e Provincia, più Arpae". "Oggi sono io a prendere gli schiaffoni, ma Maiolo ha una parte piccola in tutto ciò– aggiunge – e siamo stati noi a cambiare una norma, evitando che i capannoni fossero appunto ricostruiti su tre piani". Questo faciliterà lo smaltimento della pollina, il concime ottenuto dalle deiezioni dei polli, che sarà caricata tramite bobcat sui camion, mentre in passato "la lanciavano dal terzo piano, durante le operazioni di pulizia".  L'amministrazione comunale di Maiolo non ha voluto "i grattacieli orizzontali", citando le parole del maestro Tonino Guerra, riprese qualche mesa fa dalla vedova Lora, anche lei voce contraria al progetto. "Non sono arrabbiato con Lora, ma l'hanno spinta a dire cose non esatte– precisa Fattori – in quanto i capannoni saranno schermati. Non ce ne accorgeremo". 

Con Fileni è stato condiviso di non ricostruire i due capannoni lato fiume e su quello della zona Boscara che si affaccia sulla località La Piega:"Abbiamo spinto l'azienda ad allontanarsi dai centri abitati. E non c'è bisogno di fare strade. Le vecchie strade di accesso rimangono tre, le stesse di prima". 

E in tema strada, Fattori si toglie un sassolino dalle scarpe: "Noi teniamo molto alla Cavallara, che è praticamente l'ingresso del mio Comune. Abbiamo una dignità: volevamo una riqualificazione, non lasciare i capannoni caduti. E andrò avanti con la sistemazione della Cavallara: voglio completare il progetto". I destinatari delle critiche del primo cittadino sono i "vicini" di Novafeltria:  "Il Comune di Novafeltria ha fatto di tutto per chiuderci le strade, fin dagli anni '70. A noi tocca fare lo slalom per uscire dalla  Marecchiese, facciamo fatica a dare indicazioni alla gente che vuole venire a Maiolo". Nel mirino in particolare la recente modifica della viabilità in via IV Novembre a Novafeltria, decisa dall'amministrazione Zanchini: "Io mi sono battuto contro quella modifica, che ci ha devastato:  Novafeltria è inattraversabile per noi di Maiolo. Ma rispetto la loro scelta: Novafeltria ha fatto  quello che voleva, nella propria autonomia"

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