Accusato di truffa online, invece era la vittima. Assolto santarcangiolese

Nella postepay dell’ignaro cittadino riminese erano finiti 200 euro di una truffa

Truffa online Poste Pay

E' finito suo malgrado indagato, caduto nella rete di un mister X dedito a truffe sul web e non ancora individuato. Si è conclusa con l'archiviazione l'indagine a carico di un 52enne santarcangiolese, per l'ipotesi di reato di truffa: nella postepay dell'ignaro cittadino riminese erano finiti i 200 euro di una truffa, della quale era stato vittima un trentenne di Palinuro, in provincia di Salerno. Quest'ultimo aveva messo in vendita, su un sito di inserzioni on-line, alcuni articoli per la pesca ed era stato contattato da un uomo, presentatosi con il nome di Valerio. Le truffe online si fanno sempre più ingegnose: la vittima infatti, convinta a recarsi celeremente allo sportello postale e convinta di ricevere il pagamento sulla sua postepay, si ritrova invece la carta svuotata dal truffatore, abile ad estorcergli i codici. Ma per far perdere le proprie tracce, il truffatore si è fatto ricaricare dal trentenne due postepay non di complici, ma di due ignari utenti dello stesso sito di inserzioni online, che avevano pubblicato inserzioni di vendita di altri prodotti: un uomo di Cuneo e il 52enne santarcangiolese. 

DOPPIA TRUFFA E' stata dunque una truffa su due binari: "Valerio" ha svuotato la postepay del 30enne salernitano, dirottando i soldi in quelle dei due onesti venditori, contattati precedentemente, ancora nei panni di finto acquirente, con il solo scopo di ottenere il codice delle postepay dei due uomini e il loro codice fiscale. Il cittadino santarcangiolese dunque è stato contattato per l'inserzione di vendita di un giaccone da motocross, al prezzo da 100 euro: "Valerio" ha pagato con i 200 euro del ragazzo salernitano, ma poi, adducendo un errore della moglie, ha chiesto al 52enne clementino di rendergli la differenza di 100 euro, tramite bonifico a un conto corrente con Iban tedesco. In questo modo si è impossessato di 100 euro, rendendosi difficilmente rintracciabile: se si fosse limitato alla prima parte della truffa, avrebbe incassato soldi su una postepay tracciabile. Invece, coinvolgendo loro malgrado il santarcangiolese e l'uomo di Cuneo, ha ottenuto i soldi e fatto perdere le proprie tracce, mentre i malcapitati venditori si sono ritrovati indagati, accusati di aver ordito la truffa a danno del 30enne salernitano, dopo aver spedito la merce a un indirizzo risultato inesistente. La vicenda si è conclusa comunque con l'archiviazione delle accuse: il 52enne è stato assistito dagli avvocati Patrick Wild e Filippo Capanni. Di "Valerio" invece al momento non ci sono tracce.

 

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