Progetto Marecchiese veloce al palo: intanto arrivano due autovelox a Secchiano

La preoccupazione di lavoratori e imprenditori. Il sindaco Zanchini: "Cerchiamo soluzioni valide per tutti"

Uno dei nuovi dissuasori installati

Nei prossimi giorni saranno installati due autovelox nel centro abitato di Secchiano, sulla strada Marecchiese, uno mare-monte e l'altro in direzione opposta, al fine di garantire il rispetto dei limiti di velocità dagli automobilisti, a seguito anche di numerose segnalazioni di residenti e commercianti, preoccupati per il rischio di incidenti. D'altro canto però persiste la preoccupazione di lavoratori e imprenditori per i tempi di percorrenza della Marecchiese che ogni giorno si allungano. Nei giorni scorsi è stato inoltre predisposto un attraversamento pedonale alle porte di Pietracuta di San Leo, all'altezza dello stabilimento Irci. Anche questa soluzione tutela la sicurezza delle persone che attraversano la strada dal parcheggio allo stabilimento, ma provocano rallentamenti in un tratto stradale fuori dal centro abitato. Il comitato imprenditori "Una nuova strada per lo sviluppo", sostenitore della creazione di un nuovo tracciato che colleghi l'Alta Valmarecchia a Rimini, ha manifestato qualche giorno fa il proprio nervosismo per i progetti bloccati sulla viabilità, esprimendo dubbi sulla prossima firma di un protocollo d'intesa, in Provincia, tra i sette comuni dell'Alta Valmarecchia, i tre della bassa Valmarecchia e Rimini. Non piace l'idea di costituire delle varianti alla strada Marecchiese, in sostituzione di un nuovo tracciato, e ci sono dubbi anche sugli altri progetti (in primis l'estensione della rete delle ciclabili).

Il sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini, presidente dell'Unione dei Comuni della Valmarecchia, interviene rassicurando gli imprenditori: il protocollo che sarà firmato lunedì 15 febbraio "non è un atto di indirizzo, ma è un documento politico con il quale gli amministratori del territorio esprimono di fatto la loro coesione e la volontà di iniziare a parlare in modo più concreto di nuova viabilità e di miglioramento della mobilità". Nel dettaglio, "serve coesione territoriale, serve un documento che all'unanimità elenchi i bisogni dei nostri territori. Senza non si può neanche a iniziare a parlare di una nuova strada", spiega il primo cittadino novafeltriese.  Al protocollo si è arrivati dopo un lungo processo di mediazione: "Abbiamo fatto inserire diverse annotazioni, soprattutto chiediamo di bypassare il traffico nei centri abitati di Novafeltria, Secchiano e Verucchio". Dovranno essere trovate soluzioni a ciò, ma non solo: "Abbiamo precisato nel documento che deve esserci una nuova viabilità che riduca significativamente i tempi di percorrenza, che garantisca più sicurezza e diminuisca l'inquinamento", precisa il sindaco Zanchini, che rassicura il comitato: se saranno fatte della varianti, allo scopo di alleggerire il traffico nei centri abitati come in quello di Secchiano, non saranno sulla falsariga di quella di Corpolò ("Un'opera impresentabile che non rispecchia il concetto della diminuzione dei tempi di percorrenza"). Le soluzioni emergeranno dalla fase progettuale, nel caso delle varianti sarà di competenza dei tecnici di Anas. "Non sta a noi sindaci occuparsi della fase progettuale", spiega Zanchini. I tecnici dovranno tradurre in progetti i bisogni evidenziati dagli amministratori. "Quando ogni opera, ogni variante sarà progettata interverremo, come amministratori, nel caso in cui questa risposta ai nostri bisogni, in termini di viabilità, dovesse essere insufficiente".

 

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