Un contestatore meteora ha colpito al volto senza motivo la moglie del responsabile regionale di Mio Emilia Romagna Lucio Paesani. È successo sabato in piazza Cavour di Rimini durante la manifestazione del Movimento regionale imprenditori ospitalità per parlare per la terza volta dei provvedimenti anti-Covid e della loro «illogicità».
La donna stava assistendo all’incontro quando un giovane le avrebbe tirato un pugno in faccia. Il tafferuglio è iniziato perché, così pare da una prima ricostruzione, il ragazzo avrebbe scambiato l'organizzatore della manifestazione per Matteo Salvini. Assieme a un amico ha così iniziato a provocare il pubblico presente, fino ad arrivare gli spintoni e a sferrare alla fine un pugno che ha colpito al volto la donna. Sul posto sono subito intervenute le forze dell'ordine presenti che hanno provveduto ad identificare i coinvolti.
Il commento del presidente di Mio E-R è subito caustico: «Dispiace che nessuna forza abbia manifestato solidarietà a mia moglie: nel territorio la politica locale parla molto di violenza sulle donne e di quanto sia ignobile, ma in questo caso è calato il silenzio surreale proprio da chi stigmatizza con fermezza questi reati ogni giorno. Probabilmente il supporto non è bipartisan». Negli ultimi giorni anche la sindaca di Riccione Renata Tosi è stata vittima di minacce di morte e la collega di Coriano Domenica Spinelli di pesanti insulti e anche nel loro caso un omertoso silenzio.