In cinque anni raddoppiate le aziende agricole biologiche nel riminese

Superiore alla media regionale l’incidenza percentuale delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole: 10,2%

Foto di repertorio

Le aziende agricole biologiche nel 2019 sono aumentate, sia in termini annui sia nel medio periodo, nel territorio Romagna – Forlì-Cesena e Rimini. Nel dettaglio, l’incidenza del settore bio sul totale delle imprese agricole risulta superiore al dato regionale. In aumento anche le superfici destinate alle coltivazioni biologiche e le imprese dedite all’allevamento con il metodo biologico, quest’ultime però solo nel medio periodo. Dati resi disponibili dal Servizio Agricoltura sostenibile della Regione Emilia-Romagna.  

L’agricoltura biologica in provincia di Rimini 

Al 31 dicembre 2019  in provincia di Rimini sono presenti 252 aziende agricole biologiche, considerando i Produttori agricoli, pari al 4,9% del totale regionale, con una crescita annua del 2,9% e quinquennale del 50,9%. Superiore alla media regionale l’incidenza percentuale delle imprese biologiche sul totale delle imprese agricole: 10,2% (Emilia-Romagna: 9,3%), in progressivo aumento nel corso degli ultimi anni (6,3% nel 2014 e 9,8% nel 2018).

La superficie agricola utilizzata (SAU) ammonta a 7.963 Ha (4,8% del totale Emilia-Romagna), in aumento del 5,5%, rispetto al 2018, e del 33,9%, rispetto al 2015 (2014 non disponibile a livello provinciale). Come per le imprese, anche qui sono positivi i risultati in termini di incidenza percentuale delle superfici biologiche: 21,9% sulla SAU complessiva, superiore a quella regionale (15,3%), anch’essa costantemente in aumento (16,4% nel 2015 e 20,8% nel 2018). Con riferimento alle principali tipologie colturali, il 76,6% della SAU biologica è adibita a superficie seminabile, il 13,6% al pascolo magro, il 4,1% a prati e pascoli e il 3,0% alla coltivazione di vite da vino.

Le imprese agricole biologiche dedite anche all’allevamento di almeno una specie animale con il metodo biologico rappresentano il 15,9% dei produttori bio totali (40 unità su 252), con una variazione negativa, sia annua (-20,0% rispetto al 2018), sia di medio periodo (-13,0% sul 2014).

Nel corso degli ultimi cinque anni si riduce notevolmente la quota degli operatori della zootecnia biologica, sul totale dei produttori biologici territoriali (27,5% nel 2014 e 20,4% nel 2018). Considerando che un’impresa può avere più allevamenti bio, nello specifico troviamo la seguente situazione in ordine a quelli maggiormente diffusi in provincia: 17 allevamenti di bovini da carne, 11 di ovini, 9 di api e 5 di specie promiscue miste.

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