Rimini seconda provincia in Italia per sportività, ma pesa il lockdown sul turismo sportivo

L’effetto Covid fa schizzare in alto gli indici: medaglia d’argento per strutture e società

Immagine di repertorio

L’effetto Covid si è fatto sentire anche sullo sport italiano, tra il lungo stop alle attività agonistiche ed amatoriali e il rinvio, la cancellazione o la rimodulazione dei grandi eventi sportivi. A tratteggiare le conseguenze della pandemia sul mondo sportivo a 360 gradi è il Sole 24 ore, che ripropone anche quest’anno l’indagine PtsClas sull’indice di sportività delle province italiane. Un approfondimento dal quale emerge come Rimini si confermi al vertice nelle graduatorie dedicate a parametri strutturali e consolidati, come “strutture sportive” (seconda grazie agli impianti che la rendono adatta ad ospitare grandi competizioni)  e la macroarea “sport e società” (seconda), nella quale Rimini brilla per numero di amatori e master, per il turismo sportivo legato alla natura.

Rimini – tra le 13 province in Italia a rientrare nella fase emergenziale tra le zone rosse-arancioni – è anche tra quelle che più di altre hanno subito il contraccolpo del Covid, seconda soltanto a Trento, provincia da anni ai vertici della graduatoria. Un effetto legato proprio per lo stop imposto alle strutture correlate alle attività turistiche e soprattutto per la sospensione delle attività e delle scuole sportive per ragazzi con il conseguente stop alle imprese che gestiscono gli impianti.

“Con il lockdown e con le misure di prevenzione per il contagio abbiamo dovuto fare i conti con il venire a meno di tantissime iniziative che ogni anno il territorio di Rimini accoglie – commenta l’assessore Gian Luca Brasini – non solo i grandi eventi, ma soprattutto i tanti piccoli e medi tornei, gare, raduni che tante società sportive scelgono di organizzare nella nostra provincia, grazie all’impiantistica, alle strutture e a tutta l’offerta sotto il profilo dell’ospitalità e dell’accoglienza che possiamo mettere in campo. Se il turismo in generale ha subito un forte colpo dal Covid, il turismo sportivo è stato penalizzato all’estremo. La coda dell’estate e l’inizio dell’autunno hanno consentito di riaccendere i riflettori, con la doppia tappa della MotoGp a Misano e il prossimo passaggio del Giro d’Italia, ma resta preoccupazione per tutto il vasto mondo delle società sportive più piccole che a causa del Covid rischiano di non risollevarsi. Come Amministrazione stiamo facendo quanto possibile per cercare di essere a fianco delle associazioni che rappresentano un valore per un territorio: abbiamo decurtato le tariffe per la scorsa stagione sportiva e ridotto quelle per la stagione appena partita, con possibilità di rateizzazione e l’eliminazione di interessi, sanzioni. Per sostenere le famiglie ed aiutare le società sono stati finanziati voucher e borse per lo sport per un valore complessivo di circa 110 mila euro. E soprattutto continuiamo a investire sull’impiantistica, anche con un lavoro magari poco appariscente sui tanti campi di calcio di quartiere, sulle palestre scolastiche, adeguati affinché possano essere usati in sicurezza dagli sportivi”.

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