Riccione: vacanza di lusso al Grand Hotel, paga con carta clonata, arrestato hacker 19enne

Esperto del dark web, con sé aveva carte di credito clonate e usava diverse identità tra cui quella di operatore 118

Il materiale sequestrato dai Carabinieri

Si presentava come medico, autista oppure infermiere o soccorritore, addirittura poliziotto con in tasca tante carte di credito clonate, senza nome degli effettivi titolari. Con questi mezzi un 19enne di origini magrebine, nato ad Agrigento e residente in provincia di Ravenna, metteva in atto vere e proprie truffe, impersonando i più disparati ruoli pagando con carte di credito clonate. La scoperta è stata fatta dai Carabinieri di Riccione. Il 19enne aveva passato cinque giorni in un appartamento di lusso al Grand Hotel della Perla Verde, senza farsi mancare nulla, fino ad accumulare un conto di 2000 euro. Al momento di saldare, con una carta di credito non sua, l'effettivo titolare ha ricevuto una notifica di addebito e ha dato l'allarme. Ha chiamato immediatamente l'hotel avvisando della truffa. I Carabinieri hanno fermato il 19enne. Le indagini hanno portato a scoprire di trovarsi davanti ad un vero professionista del crimine. Il truffatore aveva acquisito i dati della carta di credito quando lavorava nella reception di un albergo riccionese all'inizio di agosto. In quella struttura aveva soggiornato l'ultimo truffato, in ordine di tempo. Il 19enne è risultato avere precedenti specifici riferiti all'accesso abusivo a sistemi informatici e alla clonazione delle carte di credito. Nel bagagliaio dell'auto aveva tutto l'occorrente per fingersi di volta in volta chi preferiva. Aveva anche una divisa da soccorritore del 118 e diversi distintivi identificativi. Non è escluso che il giovane abbia messo in atto questa truffa in altre strutture. Ha infatti raccontato ai militari di essere in grado di navigare facilmente nel dark web e ad entrare in possesso di dati sensibili. E' stato arrestato per indebito utilizzo di carte di credito.

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