Fondato per passione, cresciuto come professione: il sogno di Alex Alessandrini si chiama "Rallyssimo.it"

Sito web di informazione per tutti gli appassionati d’Italia, quest’anno dall’online diventa anche cartaceo

Alex Alessandrini con il primo numero di "Rallyssimo pocket"

Ci sono professioni che nascono per gioco, crescono per passione ed esplodono un po’ per fortuna, un po’ per competenza. È il caso di Rallyssimo.it, portale di informazione per gli amanti delle quattro ruote sterzanti aperto da Alex Alessandrini, 34 anni di Sant’Agata Feltria ma residente a Riccione, assieme al coetaneo e compagno di scuola superiore Mirko Placucci di Gambettola. Un portale inaugurato nel 2017 e che oggi conta 13 collaboratori sparsi in tutta Italia, 3 milioni di visite totali registrate nel 2019 da 850 mila utenti unici: dati «che ci rendono piuttosto contenti, vista la nicchia a cui ci rivolgiamo», sottolinea Alessandrini, l'ideatore del progetto che non si tira indietro dal raccontare da dove è nata questa avventura editoriale.

«La passione per il rally me l’ha passata mio papà quando negli anni Novanta andavamo a vedere le gare assieme. Nel seguire le competizioni ci siamo accorti però che all’epoca non c’erano siti di informazione che aggiornassero più di tanto, così abbiamo deciso di partire con qualcosa di nostro, con una articolo pubblicato al giorno». Da qui l’impennata continua: «Questo progetto ci è letteralmente esploso in mano, fino a quando non ci siamo chiesti se fosse abbastanza o se volessimo andare oltre». In fondo «fare il giornalista era da sempre un mio grandissimo sogno, ma l’avevo abbandonato nel nome dei social media e della tecnologia». Con questo progetto però il tesserino da pubblicista l’ha comunque dovuto fare: «Ce l’ho da due anni, visto che nel frattempo sono diventato il direttore responsabile della testata». Un po’ un sogno che si realizza, anche se in modo imprevedibile. Ma non finisce qui.

«Ci siamo fatti venire la voglia di andare oltre i sistemi tradizionali e visto tutte le persone che ci seguono, abbiamo deciso di fare il passo inverso: dal digitale siamo approdati al cartaceo». Questo «non prima di aver chiesto ai nostri lettori cosa ne pensassero attraverso un sondaggio: abbiamo un rapporto di fiducia abbastanza stretto con loro e quando abbiamo chiesto se avrebbero comprato una nostra pubblicazione, c’è stata una risposta plebiscitaria». Per il sì, ovviamente.

Da lì è nato “Rallyssimo pocket”, un giornale in forma di piegevole a uscita mensile in corrispondenza dei campionati mondiali, che parla di rally senza mai invecchiare, visto che raccoglie interviste, aneddoti e storie senza tempo che meglio rappresentativo lo sport. «Vantiamo collaborazioni di alcuni fra i migliori del settore, come il giornalista Guido Rancati che ci lusinga con un editoriale a numero», prosegue Alessandrini. Al loro fianco lavorano a stretto contatto il fotografo di rally professionista Marco Passaniti, che è il curatore della grafica, ed Elena Mantovani, che si occupa invece dell’impaginazione. Lei è anche socia di Retorica Comunicazione assieme ad Alex Bianchi, agenzia di marketing e comunicazione riccionese.

Questo prodotto però non si trova in edicola ma si può comprare soltanto online, con spedizione direttamente a casa: «Abbiamo voluto creare un oggetto da collezione, fatto da appassionati, tutti professionisti e retribuiti regolarmente, per appassionati di rally». Altra particolarità è che si tratta di una rivista «esente da sponsorizzazioni, nel senso che viene sostenuta interamente dai contributi dei nostri lettori e acquirenti»: una copia costa 8 euro e la spesa è stata già sostenuta, per il primo numero uscito a metà gennaio, da oltre 200 persone. I numeri vecchi, senza scadenza, possono essere acquistati anche in un secondo momento: l’obiettivo è realizzare una sorta di libro che si vada a completare ciclicamente di anno in anno. Altra specialità: le riviste possono andare a comporre un mega poster da attaccare al muro. Ogni numero contiene 6 articoli: la prima tiratura per Montecarlo è stata di mille copie, la seconda sarà di 500 e dedicata al campionato di Svezia. «Cambierà progressivamente insieme al livello di gradimento che sapremo raggiungere e alle osservazioni che ci arriveranno dai nostri appassionati», precisa l’ideatore. «I nostri lettori hanno deciso di aderire a questo nuovo progetto editoriale praticamente a scatola chiusa, potendo vedere soltanto la copertina in anteprima», racconta il marketer, «vedere le cifre delle prime spedizioni ci ha lusingato molto». Ecco, proprio il fattore spedizioni andrà migliorato, perché in certi casi la prima edizione ha tardato ad arrivare anche di due settimane. «Ci siamo già scusati con i nostri sostenitori e abbiamo proposto loro di acquistare il prossimo numero a un prezzo scontato per ripagarli del disguido, non imputabile a nostra colpa ma a un disservizio imprevedibile».

Il prossimo numero sarà online a partire dal 15 febbraio: «Sono orgoglioso di poter fare un lavoro che per me è un hobby a pochi passi da casa mia, nella terra dove sono nato e cresciuto. Per me questo è un privilegio, come lo è il fatto di poter mandare, attraverso il ritorno alla carta, un forte segnale a chi fa parte del nostro stesso settore ma che, al contrario nostro, resta seduto sui suoi schemi, incapace di alzarsi e apportare dei cambiamenti». Proprio in questa direzione va l’integrazione della redazione con figure femminili, che «ci sono, anche come lettrici». La redazione non è fissa e le collaborazioni, come le proposte e le osservazioni, sono aperte a tutti. E a tutte.

Francesca Valente

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