Giulio, l’ex buttafuori diventa pittore: "Non riuscivo a prendere sonno, così dipingevo"

Grande appassionato di Munch e Van Gogh, nel futuro di Giuliani potrebbe esserci una mostra

Giuliano Giuliani

Di Riccardo Giannni

Da buttafuori a pittore, ravvivando una passione giovanile sopita. Giuliano Giuliani, 64enne di Pennabilli, da anni si dedica alla pittura, immerso nel verde dell'Alta Valmarecchia. Quindici anni di lavoro come buttafuori nei locali più importanti della Riviera, ex operaio in una delle ditte più importanti di Ponte Messa di Pennabilli, Giuliani vive oggi a Rimini con la compagna, ma si reca spesso negli amati luoghi dell'entroterra riminese, immerso nella natura, con la quale ha sempre vissuto in simbiosi, tra lunghe camminate ed escursioni a caccia di tartufi. Grande appassionato della pittura di Munch e Van Gogh, "Giulio" (così lo chiamano gli amici) trae ispirazione dagli splendidi paesaggi ancora incontaminati, ma, come lui stesso rimarca, la sua pittura si ispira al passato: "E' difficile trovare ispirazione in questo mondo, non ci sono più cose belle da vedere, si sono persi usi, costumi e tradizioni", spiega con una velo d'amarezza, mentre gesticola con concitazione, le grandi mani segnate dagli anni di lavoro, le maniche della felpa arrotolate fino al gomito. "Pensate a quanto disegnate un paio di scarponi, oggi ci sono 50 scritte, che natura morta è?". La passione per la pittura Giulio l'ha coltivata da ragazzino in Francia: emigrato con la famiglia, nel 1957, prima del ritorno in Italia nel 1969: "Per decenni non ho toccato il pennello e le tele, ma poi si è riaccesa la scintilla nei primi anni 2000, negli ultimi anni in cui lavoravo da buttafuori". Dal 1993 al 2007 Giuliani è stato bodyguard in diversi locali di Rimini e Riccione come il Cocoricò, l'Altro Mondo, il Paradiso, ma anche il Symbol di San Marino. Nel contempo lavorava da operaio, due lavori anche per pagare gli studi alla figlia Elisa, oggi apprezzato medico. Abituato a lavorare di notte, quando non era impegnato in discoteca non riusciva a prendere sonno, così riprese a dipingere, una passione che lo ha accompagnato fino ad oggi. Nel futuro di Giuliani potrebbe esserci una mostra. Una prima esposizione doveva essere allestita a Molino di Bascio, frazione del comune di Pennabilli, ma poi non si è fatto più nulla: "Non è facile, oggi la pittura interessa di meno, inoltre questi piccoli comuni si stanno spopolando, c'è sempre meno gente, è difficile organizzare iniziative". Nel futuro dell'ex buttafuori c'è sicuramente la pubblicazione di un libro, legato agli amati territori dell'Alta Valmarecchia. Il titolo provvisorio è "Uomini, mezzi uomini e cazzabubboli": un romanzo ambientato tra gli anni '30 e gli anni '70, storie di personaggi che ruotano attorno alle figure di due contrabbandieri di tabacco, impegnati tra San Marino e l'Alta Valle. "L'ho preso come un divertimento, tanto che ho paura di finirlo", scherza Giulio, anima disillusa dal forte estro artistico, che con pennelli e colori vuole denunciare la violenza imperante, ma anche celebrare il bello e le tradizioni che rischiano di essere dimenticate, dall'incessare scorrere del tempo.

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