Verso Ravenna-Rimini, l’amarcord di mister Foschi: ‘Il terzo posto, il gol di tacco al 90′: quante emozioni’

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Il nome di Luciano Foschi, il 51enne trainer del Ravenna, è legato ad una delle stagioni più belle del calcio biancorosso in serie C, o meglio C2, quella 92-93. Il centrocampista in arrivo dall’Olbia fu una delle pedine importanti di quella squadra: 34 gare e sette reti nel Rimini allenato da Vittorio Spimi che si piazzò a sorpresa al terzo posto alle spalle di Pistoiese e Prato, quest’ultimo battuto due volte, lottando fino alla fine per la promozione in C1.
“C’erano bomber Gespi, che fece 15 gol e il giovanissimo Doni, che già allora proveniente dal settore giovanile del Modena mise in mostra il suo enorme talento, capitan Fantini, con lui Visentin, Argilli che veniva dalla Berretti e con lui altri baby con voglia di mettersi in mostra – ricorda Foschi – una stagione travagliata dal punto di vista societario ma con tante soddisfazione raccolte sul campo”.
L’altra faccia della medaglia per i tifosi il gol di Foschi in Rimini – Castel San Pietro, che causò una delle sconfitte casalinghe più amare della storia. Era il 7 maggio 2000, penultima giornata. Foschi allora stava dall’altra parte della barricata. Il match che può valere l'agognata promozione in C1 per i biancorossi di Alessandrini si trasforma in una vera e propria sciagura sportiva. I giallorossi del Castel San Pietro, guidati da un altro ex, mister Vittorio Spimi, espugnano il "Neri" grazie ad un gol siglato in zona Cesarini proprio dal centrocampista ex Rimini. Un ko che spianò la strada della romozione alla Torres.
“Ricordo, ricordo perfettamente quella rete che ho ancora ben viva nella memoria –  scava nella memoria il mister giallorosso, in panchina da 17 anni dopo altrettanti trascorsi sul rettangolo verde  – Per opposti motivi dovevano vincere entrambe. Segnai al 90esimo, di tacco. Giocammo alla morte e riuscimmo nell’impresa con una grande prestazione corale. Per il Rimini fu un dramma sportivo. Rimini mi è rimasta nel cuore, lì ho ancora tanti amici”.
Foschi, il Ravenna ha cinque punti in più del Rimini, è in posizione sicura al contrario della squadra di Acori.
“Il Ravenna si deve salvare e prima lo facciamo e meglio è, significa che avremo tempo per mirare a posizioni migliori e divertirci con serenità d’animo. Il Rimini è un avversario temibile, compatto, aggressivo, organizzato. Ha battuto la capolista con due reti quando la Fermana di gol fino ad allora ne aveva subiti appena 4. Ha giocatori di qualità ed esperienza come Scotti, Alimi, Simoncelli, che ho allenato al Pordenone, e giovani bravi come Guibre, Volpe e altri che sanno il fatto loro. E’ una squadra che sa metterti in difficoltà con le ripartenze in velocità. Ripeto: se batti 2-0 la capolista significa che hai dei valori”.
Che derby sarà?
"Mi aspetto una partita equilibrata, le due squadre hanno più o meno gli stessi valori. Spero che le due tifoserie si compertino in maniera corretta, che sia una bella giornata di sport".
Avete cominciato la stagione col 4-3-3, poi siete passati al 3-5-2.
"Nell'ultimo partita siamo tornati all'antico. Abbiamo lavorato su due moduli per avere più soluzioni fermo restando che è l'atteggiamento quello che conta".
In prospettiva cosa si aspetta di più dalla sua squadra?
“La crescita costante dei nostri giovani, sono una risorsa importante. Lavorare coi giovani mi piace, è stimolante e vedere alcuni che ho allenato arrivare ad alti livelli è molto gratificante per un tecnico".
Da 25 anni a questa parte la serie C non crede dal punto di vista tecnico abbia perso smalto?
“Non sono d’accordo, il calcio è sempre lo stesso, sono cambiate piuttosto alcune sfaccettature. Una volta i giovani giocavano se erano bravi e basta e così dovrebbe essere, quindi in campo se ne vedevano meno di adesso; i ragazzi dovrebbero essere educati al sacrificio, alla voglia di lottare e di guadagnarsi un posto invece di essere catturati dalle sirene dei procuratori. E poi un mese di mercato a gennaio non ha senso: le squadre talvolta vengono stravolte".
Stefano Ferri

Nella foto (da "Rimini 100 – Una storia biancorossa"): la squadra del Rimini allenata da mister Vittorio Spimi nel 1992/93, che vede schierati con Foschi (primo da sx. in piedi), Marinelli, Argilli, Fantini, Cecchi. Accosciati: Prochilo, Visentin, Gespi, Coppola, Brinoni, Paganelli.

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