Nella prima giornata del Congresso nazionale dei microbiologi clinici italiani in corso a Rimini tracciati gli scenari della prossima generazione di antibiotici. Prodotti mirati a superare i principali meccanismi di resistenza che rendono inefficaci gli attuali antibiotici
Rimini, 19 ottobre 2015 – Da molti anni l’industria farmaceutica ha interrotto lo sviluppo di nuovi antibiotici, focalizzandosi su altre categorie di prodotti, più remunerativi. La diffusione recente di batteri resistenti a tutti gli antibiotici attualmente disponibili ha reso evidente la necessità di sviluppare nuovi antibiotici attivi nei confronti dei batteri ultra resistenti. Da alcuni anni, di conseguenza, soprattutto le piccole aziende e i gruppi di ricerca indipendenti hanno ripreso le attività di ricerca nel settore e i buoni risultati sono stati presentati oggi nel corso della prima giornata di lavori del XLIV Congresso Nazionale Amcli – Associazione microbiologi clinici italiani, in corso a Rimini.
Si tratta di numerose molecole per lo più appartenenti a famiglie di antibiotici ben conosciute, già in avanzato stato di sperimentazione clinica o in fase di ingresso nel mercato, molte delle quali con attività nei confronti anche di batteri patogeni multi resistenti, come Stafilococco aureo meticillino-resistente (MRSA), la Klepsiella pneumoniae resistente ai carbapenemi (KPC) e la Pseudomonas aeruginosa ultra-resistente.
“Di fronte a questo scenario, visti i costi elevati e la necessità di riservarli esclusivamente ai casi in cui sono realmente necessari, sarà sempre più importante l’utilizzo di una diagnosi microbiologica rapida ed accurata. Non si tratta più di un’analisi microbiologica convenzionale, piuttosto di indagini raffinate a livello genomico” ha dichiarato Gian Maria Rossolini, Coordinatore Comitato di studi sugli antimicrobici di Amcli.
“Sarà opportuno che le aziende sanitarie favoriscano l’introduzione nei laboratori di microbiologia dei test molecolari utili a questa tipologia di diagnostica, anche se più costosi rispetto ai tradizionali. Ne conseguirà un risparmio sulla spesa farmaceutica (terapia appropriata) e sulla degenza (riduzione delle giornate di ricovero) che ripagherà il costo maggiore di queste nuove tecnologie” ha commentato Pierangelo Clerici, Presidente Amcli.
AMCLI – Associazione Microbiologi Clinici Italiani – è stata costituita nel 1970 ed è articolata su delegazioni regionali. L’associazione scientifica ha sede a Milano ed è attualmente presieduta dal prof. Pierangelo Clerici, Direttore dell'Unità Operativa di Microbiologia dell'Azienda Ospedaliera di Legnano. Tra le finalità statutarie di AMCLI, lo sviluppo della Microbiologia clinica. Una delle peculiarità della società scientifica è operare attraverso gruppi di lavoro su specifiche materie d’interesse. Tra questi spiccano quello sulle Infezioni Sessualmente Trasmissibili, sulle infezioni nei Trapianti d’organo, sulle infezioni nell’anziano e nei neonati, sulla Neurovirologia, sulle Infezioni nel paziente critico, sulle infezioni materno-fetali, sull’immunologia.