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Riceviamo e pubblichiamo comunicato Comitato del "SI" Unavalmarecchia

Novafeltria | 18:49 - 18 Marzo 2008 Riceviamo e pubblichiamo comunicato Comitato del

Riceviamo e pubblichiamo:

Il comitato "SI” , per precisa scelta e nel rispetto del periodo elettorale, si limita al resoconto dei fatti lasciando i commenti alla politica.

17.marzo.2008 : una giornata nera per la democrazia.

L’ Assemblea  del Consiglio Regionale della Regione Marche ha finalmente portato in discussione il  parere  da inoltrare al Parlamento che il Governo ha richiesto secondo il disposto dell’art.132 della Costituzione. Questa legge della Repubblica Italiana prevede che uno o più Comuni facciano istanza  per chiedere  l’aggregazione ad una regione diversa da quella di appartenenza.
I cittadini dei sette Comuni dell’ Alta Valmarecchia hanno formato nel 2005 un Comitato promotore e hanno chiesto e ottenuto dalla Corte di Cassazione un referendum che per la  prima volta in assoluto in Italia vedeva chiamati al voto i  residenti di Casteldelci, Maiolo, Novafeltria, Pennabilli, San Leo, Sant’ Agata Feltria e Talamello,cioè sette comuni insieme. Una scelta di campo nuova, che molti giuristi ritenevano perfino impossibile, motivata dalla volontà di salvaguardare il valore aggiunto di una valle unica e di un territorio segnato da un  comune  destino. Ottenuto il parere favorevole al referendum i cittadini hanno costituito il Comitato per il “SI” e affrontato una  campagna referendaria che, trovando contrarie tutte le istituzioni  pubbliche e la miriade dei loro favoriti e collegati, le associazioni di categoria e i sindacati, la  Camera di Commercio,con  i poteri forti e le fondazioni, le segreterie dei Partiti della  provincia di Pesaro e della Regione Marche, sembrava persa in partenza, più temeraria che impossibile. Il risultato del 84 % di “SI” al referendum, con il superamento di un quorum che penalizzava i piccoli Comuni che hanno subito nel tempo  una forte emigrazione, ha stupito tutti ma non noi che sapevamo di avere il consenso e il sostegno della nostra gente.
Una conferma  segnata dalla nostra storia e dalla nostra cultura, dalle tradizioni, dagli usi, dai costumi, dalle ragioni dell’economia e  da quelle del cuore. Bene,seguite le disposizioni di legge,nessuna esclusa, tutti i nostri Comuni hanno ripreso le istanze e le delibere che dal 1816 in poi le genti della  Valmarecchia hanno inoltrato ai  governi  e alle istituzioni, hanno tutti approvato e condiviso la volontà liberamente espressa con il metodo del confronto democratico, per volere del popolo. Non solo, dopo aver approvato con delibere unanimi le ragioni del referendum hanno modificato, a futura memoria, tutti gli statuti comunali, in tutti e sette i Comuni e in Comunità Montana, inserendo negli stessi l’obbligo a ricercare, oggi e nel futuro, l’ aggregazione alla nostra regione di appartenenza, la Regione Emilia – Romagna, la Romagna, la provincia di Rimini. L’art. 132 prevede che debba decidere con una legge il Parlamento,sentito il parere obbligatorio ma non vincolante delle regioni interessate. Il Governo italiano, con il Disegno di Legge  del 05.04.2007 ha chiesto alle due regioni interessate i esprimersi. Il Governo italiano,non il Comitato del “SI”: E’ del tutto ovvio che non si può andare in casa d’altri se non c’è la volontà di  essere accolti : il Consiglio Regionale dell’ Emilia – Romagna il  14.novembre.2007  ha dato il suo parere favorevole all’aggregazione dei Comuni della Valmarecchia con decisione unanime. Per completare l’iter della legge mancava il parere della regione Marche, ritardato volutamente al fine di danneggiarci e farci perdere tempo. Il 25 febbraio 2008 la Giunta della regione Marche, pressata dalle imminenti elezioni, ha deciso di presentare un testo di delibera dove da una parte si ammettono le mille ragioni che abbiamo per chiedere di cambiare regione e dall’altra si annuncia un voto “ non favorevole” !. La settimana scorsa la I° Commissione Affari Istituzionali ha chiesto l’audizione dei Sindaci,che hanno ribadito le delibere fatte a favore del progetto referendario e del Comitato del “SI” che le ha logicamente confermate. Ieri il dibattito in Assemblea : disinformato e superficiale,senza partecipazione emotiva, un atto burocratico dove ciascun consigliere ha giocato la parte assegnata senza preoccuparsi minimamente del fatto che stava condizionando il futuro di questa vallata. Le 100 persone che hanno lasciato impegni familiari e di lavoro per recarsi in Ancona ad assistere al dibattito hanno vissuto una giornata che non dimenticheranno e che li allontanerà ancor più dalla politica, da questa politica che considera il cittadino un suddito e la democrazia una  pura enunciazione verbale. Tutti abbiamo capito, tornando a casa che  questa Regione che  prima ci  era  lontana, ora ci è del tutto estranea.
COMITATO “SI” 
per unavalmarecchia In Emilia – Romagna.

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