Le nuove sfide di un sindacato sempre più dinamico, giovane e "rosa": il 13 e il 14 marzo si tiene a Riccione la Conferenza di organizzazione dei pensionati della Cgil dell'Emilia-Romagna. Tra i principali temi che saranno discussi e votati dai 230 delegati dello Spi dell'Emilia-Romagna, la centralità del territorio e la necessità di un coordinamento tra i presidi della regione (le leghe), la ricerca di una maggiore cotitolarità insieme alla Confederazione sindacale e alle categorie dei lavoratori attivi per le negoziazioni sociali territoriali, il rafforzamento del rapporto con associazioni di aggregazione sociale come l'Auser, ma anche il rinnovamento e la parità di genere all'interno dei quadri dirigenziali. Alla Conferenza saranno presenti, insieme a Maurizio Fabbri, segretario generale dello Spi-Cgil dell'Emilia-Romagna, anche Danilo Barbi, segretario generale regionale della Cgil, e Lucio Saltini della segretaria nazionale dello Spi-Cgil, che concluderà i lavori. Nel 2007 sono stati infatti 30.107 i nuovi tesserati dello Spi dell'Emilia-Romagna, 1.220 in più rispetto al 2006. Di questi, il 60% circa (18.046) sono donne, segno di un sindacato che si fa sempre più "rosa" e che per questo ricerca una reale parità di genere a tutti i livelli della sua organizzazione. Ma lo Spi-Cgil dell'Emilia-Romagna è anche un sindacato che va ogni anno trasformandosi e che diventa sempre più giovane: dal 2000 al 2007 è cambiato il 43,51% degli iscritti e solo nell'ultimo anno tra i nuovi tesserati il 60% (18.034) ha un'età inferiore ai 65 anni.