Come immaginano il loro futuro gli adolescenti europei? E cosa possono fare le istituzioni per rispondere alle loro esigenze di partecipazione e di integrazione? A queste domande hanno cercato di rispondere gli oltre 300 studenti dei Paesi comunitari, oltre a Turchia e Norvegia, a Rimini per il IV Meeting dei giovani europei, sui temi del dialogo interreligioso e interetnico, multiculturalismo e cittadinanza attiva. Le loro riflessioni e proposte sono state presentate ieri in un incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, Monica Donini, presidente dell'Assemblea legislativa regionale e gli europarlamentari Monica Frassoni e Vittorio Prodi. Per molti ragazzi per realizzare il dialogo interreligioso, l'Unione europea dovrebbe intervenire nel campo dell'istruzione, organizzare eventi ad hoc, erigere un monumento al dialogo interreligioso. L'obiettivo, hanno sottolineato i giovani, è che "cultura europea in futuro significhi accettare le varie religioni, così da poter vivere insieme nella pace e distruggere i pregiudizi". Contro i pregiudizi, gli adolescenti hanno suggerito interventi sul piano dell'educazione incentivando l'apprendimento delle lingue, la mobilità e le occasioni di incontro e scambio. Per molti l'Unione europea non deve essere solo mercato, ma una vera unione a livello politico e culturale. Nel futuro si augurano che aumenti il senso di appartenenza, mentre temono contrasti religiosi ed economici. La presidente Donini ha sottolineato la necessità di maggiore laicità: "Forse bisognerebbe cercare di condividere un concetto un po' più universale di laicità, dentro al quale ci sta l'idea di dialogo e di condivisione. L'Europa - ha continuato - ha moltissimi modelli diversi per questo tema, che é uno di quelli sui quali ci si divide politicamente". Vittorio Prodi ha ribadito l'importanza del dialogo e la rinuncia a usare la religione a fini politici: "In una società che ha bisogno di riferimenti etici, la religione può essere d'aiuto a trovare riferimenti etici che possono avere valore per l'intera societa". Il parlamentare europeo ha apprezzato le sollecitazioni dei ragazzi aggiungendo che "una provocazione ulteriore consiste nel passare dalla tolleranza all'aspettativa di quello che un'altra cultura ci può dare per arricchire noi stessi. L'Europa è un'unione di minoranze. Abbiamo guadagnato tutti da questa unione".(ANSA).
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