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Mostre: l'arte del duecento in exempla a Rimini

Eventi Rimini | 09:15 - 28 Febbraio 2008 Mostre: l'arte del duecento in exempla a Rimini

La rinascita delle espressioni dell' antichità classica nell'arte del Duecento è il filo conduttore della mostra 'Exempla', presentata oggi a Milano e che si terrà, per iniziativa del Meeting di Rimini, dal 20 aprile al 7 settembre nel Castel Sismondo. 'Exempla', ovvero 'Modelli', poiché di precisi riferimenti culturali, oltre che formali, all' arte classica visse l'arte del periodo preso in considerazione dalla mostra: i circa 70 anni che determinarono il passaggio dal Romanico al Gotico e che vanno dalla metà del Duecento, sotto Federico II, al grande scultore Andrea Pisano. "In questo periodo - ha sottolineato il prof. Marco Bona Castellotti, dell'Università Cattolica, ideatore della rassegna insieme ad Antonio Giuliano - si crearono condizioni particolari: gli scultori non vedevano più l'arte classica come irraggiungibile, sentimento che invece ritornò nel Rinascimento. Così tutte le raffinatezze della scultura antica si animarono di un nuovo sentire". Sarà presentato un centinaio di opere, sculture soprattutto, ma anche mosaici, dipinti e disegni, provenienti da diversi musei e istituzioni di tutta Italia. Di Andrea Pisano, artista principale di quel periodo, ha particolare significato simbolico una formella, scolpita per il Campanile di Giotto a Firenze, e che è un vero autoritratto, in quanto si vede lo stesso artista all'opera, intento in una scultura. Di Andrea Pisano vi è inoltre il marmo raffigurante 'Madonna col Bambino', proveniente del Museo dell'Opera del Duomo di Orvieto. Rappresentati anche gli altri due Pisano, Nicola e Giovanni, pure loro scultori e architetti, con opere provenienti dal Museo di Sant'Agostino di Genova, la Galleria Nazionale dell' Umbria, il Museo dell' Opera del Duomo di Pisa, l'altro Museo pisano di san Matteo, Palazzo Venezia di Roma. Una sezione è poi dedicata ad Arnolfo Di Cambio, di cui sono esposte una lastra con scolpita una teoria funeraria, preveniente dal Chiostro della Basilica romana di San Gianni e una 'Donna con brocca' da lui scolpita per una fontana perugina poi smembrata. Anche la pittura a Roma nel secondo Duecento è documentata con dipinti e disegni di Jacopo Torriti e Pietro Cavallini, nei quali si registra una sintesi tra gotico, bizantino e classico.

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