Lazienda Baldinini approda nei lussuosi mercati baltici usando come cavallo di Troia un total look made in Italy.
Così questa importante realtà di San Mauro Pascoli, conosciuta in tutto il mondo per leccelsa produzione di calzature, dopo aver siglato svariati accordi di licenza con altrettante prestigiose aziende per produrre una propria linea di gioielli, accessori, abbigliamento, profumi e vini, ha deciso di penetrare il mercato russo.
Gimmi Baldinini, stilista romagnolo a capo dellazienda, è considerato a Mosca, così come in Italia e allestero un apprezzato rappresentate del Made in Italy e creatore di un look che veste dai piedi
in su.
Il progetto Russia è molto ben consolidato e il nome Baldinini vuole proiettarsi verso unaffermazione sempre più consistente e capillare aprendo nuovi negozi, e infatti ne sono stati inaugurati di recente altri sette.
Lobiettivo è di proseguire con questa espansione sul mercato, individuando i luoghi dove aprire altre boutique dedicate al total look Baldinini molto richiesto dal mercato locale.
Siamo partiti da Mosca, per poi puntare anche alle altre città, quelle in crescita con più di un milione di abitanti ha spiegato lo stilista - ma questo non è lunico mercato che ci dà molte soddisfazioni. In calendario abbiamo anche lapertura di cinque negozi a Dubai, crocevia mondiale dello shopping di lusso dove già siamo presenti. Ma nellimmediato cè ancora una grande priorità: il prossimo obiettivo di grande portata sarà Parigi.
Un desiderio che Baldinini coltiva da tempo, ed ora la sua crescita è confermata anche dalle cifre. Se infatti il 2006 si è concluso con 50 milioni di turnover, le previsioni per il 2007 sono di raggiungere i 70 milioni di euro.
A tal proposito non si può non ricordare la punta di diamante della produzione di Baldinini, le calzature, che per questo autunno inverno si sono vestite della maestosità delle corti reali del Settecento da quella francese a quella russa.
Così la linea Versailles ricorda Maria Antonietta con decolleteé ricoperte da pavé dorati di paillettes, sormontate da grandi strass, stivali vellutati, con punta e mascherina in capretto lucido, profili doro e un risvolto a guanto che svela il ginocchio. Al gusto Settecento si sovrappone lo stile Impero delle galassie, dove gli elementi e i decori hanno sapori futuribili. Design e forme puliti, linee essenziali e decori a contrasto.
Sandali di sapore esotico, impreziositi da broccati, sete e satin, alternati a inserti di pelle metallica,
oro e argento e swarovsky per preziose le raffinate scarpe gioiello.
Pezzi lavorati, sagomati e profilati con perizia sartoriale dagli artigiani del territorio.
Dominano eleganti binomi di nero-grigio e cacao-castagna, ma anche toni assoluti, opachi oppure illuminati dalla vernice. Tocchi di rosso porpora e ruggine, ori e damascati, si accompagnano a pelli pregiate: camoscio, visone, struzzo, pitone e cervo.
Scarpe con unidentità particolare, come oggetti decorativi da collezionare, desiderate da tutte le fashion victim del globo.
Lina Colasanto