Otto ore di tensione per uno strano sequestro di persona dopo un ricco prelievo in banca. Un rapimento seguito di fatto ad una rapina che però agli investigatori è sembrato subito anomalo. E infatti in serata la vittima, Andrea Babbi, 38 anni, separato, due figli, commerciante di ortofrutta con un banco nel mercato, si è presentato alla stazione dei carabinieri del suo paese, Mercato Saraceno, sull'Appennino cesenate. Tutto è cominciato alle 10.30 all'esterno della banca Asset di Dogana a San Marino, a poche decine di metri dal confine. Babbi aveva appena prelevato 130.000 euro ed è tornato alla Mercedes in cui lo attendeva l'amico che lo aveva accompagnato nella piccola repubblica, un cinquantenne di Rovigo che lavora per un'agenzia immobiliare di Bassano del Grappa cui è intestata l'auto. Qui sono spuntati due uomini armati: uno ha fatto uscire dall'abitacolo il cinquantenne e si è sistemato alla guida, l'altro ha fatto entrare Babbi e si è sistemato alle sue spalle. Questo l'ha raccontato alla gendarmeria di San Marino e poi alla squadra mobile di Rimini l'agente immobiliare lasciato sul posto perché la scena, avvenuta a una certa distanza dalla banca, non è stata ripresa dalle telecamere di sorveglianza. Però la scena ha avuto anche un testimone: la guardia giurata del servizio di sorveglianza che, però senza armi, non è potuto intervenire. L'auto è partita a gran velocità entrando in Italia ed è cominciata la caccia di polizia e carabinieri a quella Mercedes S350 grigio chiara. Una caccia presto estesa a tutta la Romagna ma anche alle strade della Toscana e delle Marche, anche con l'intervento di una pattuglia della polizia in elicottero. Intanto l'amico del rapito raccontava agli investigatori di aver visto abbastanza bene chi lo aveva minacciato e fatto scendere dall'auto (un uomo alto circa 1,75-1,80, carnagione chiara olivastra, che ha parlato italiano senza inflessioni particolari) ma anche di non avere idea del perché l'amico dovesse fare un prelievo così consistente, né come mai qualcuno potesse conoscere in anticipo le sue intenzioni, i suoi movimenti e la sua disponibilità di denaro contante. Dopo otto ore però Babbi si è presentato alla stazione dei carabinieri, ha confermato di essere stato rapinato, sequestrato e liberato poco prima dai suoi aggressori. E' stato portato negli uffici della squadra mobile di Rimini dove è cominciato un lungo interrogatorio. Gli inquirenti dovranno capire anche a cosa dovevano servire tutti quei soldi in contanti e se Babbi conoscesse i suoi rapitori. O se possa indirizzarli su una pista utile.
Nella foto l'arrivo di Andrea Babbi in questura a Rimini