Con una produzione di 218 milioni di tonnellate di anidride carbonica, nel 2006 le aziende italiane hanno superato i limiti stabiliti dal Protocollo di Kyoto con un surplus pari a 23 milioni di tonnellate di Co2 (+11,9%). In Piemonte le imprese più virtuose, mentre all' ultimo posto quelle laziali che emettono più del doppio del valore consentito. E' quanto emerge da una ricerca condotta da Eco-Way, società di consulenza specializzata nel settore dei cambiamenti climatici presentata ad Ecomondo, la fiera del riciclo e del riutilizzo inaugurata a Rimini. Dal punto di vista territoriale secondo l'indagine, la situazione migliore è al nord dove il limite fissato da Kyoto é stato superato del 2%, seguito dal nord ovest a quota 3,8% in più e dalle imprese del sud e delle isole. Fanalino di coda il Lazio con un aumento di Co2 pari a 8 milioni di tonnellate. Il primato delle buone performance spetta invece ai 98 impianti del Piemonte che, con una produzione di 10,5 tonnellate, lo scorso anno hanno ridotto le emissioni del 12,6%. Buone le prestazioni anche in Liguria, Trentino-Alto Adige, Toscana, Veneto, Marche, Abruzzo ed Emilia-Romagna