Il Cinema Tiberio di Rimini aderisce alla seconda edizione di DOC IN TOUR - rassegna regionale delle sale dessai dedicata al documentario ideata dalla Fice Emilia Romagna in collaborazione con la Regione, la D.E-R. (Documentaristi Emilia-Romagna) e Fronte del
Pubblico offrendo un ricco panorama della produzione documentaristica regionale e nazionale. La rassegna si svilupperà in tre fasi - fra aprile e maggio - con cadenza settimanale (mercoledì sera ingresso gratuito, ore 21), intrecciandosi anche con altre iniziative che saranno ospitate al Tiberio.
La chiusura della prima parte della rassegna Doc in Tour è affidata mercoledì 23 aprile 2008 a Il confine di Stefano Mordini: attraverso i luoghi dincontro e di preghiera delle diverse comunità islamiche milanesi, la storia del tunisino Saadi Nassim, indagato, arrestato e prosciolto dallaccusa di terrorismo, e quella di Sultan Mohamad,
anchesso inquisito e poi imprigionato. Storie di persone che abitano vecchi magazzini trasformati in moschee, dove ogni venerdì si riuniscono per pregare, cercare lavoro e creare una massa critica di aventi diritto al voto in un Paese che li accetta ma non li
riconosce. Stefano Mordini al 1990 inizia a lavorare prima come produttore esecutivo e poi come regista. I suoi film ottengono diversi riconoscimenti nei principali festival italiani e internazionali e nel 1996 partecipa a Venezia con il cortometraggio I Ladri. Nel 2000 gira i documentari Paz 77 e Arbitri e successivamente realizza una serie di documentari sul tema della globalizzazione, tra cui Lallievo modello (2002), selezionato al Festival del Cinema Indipendente di Buenos Aires. Nel 2004 scrive e dirige il suo primo lungometraggio, Provincia meccanica (2005), che viene presentato in concorso al Festival di Berlino.Segue Partire ritornare, in viaggio con Tahar Ben Jelloun di Francesco Conversano e Nenè Grignaffini: ogni anno migliaia di marocchini e di magrebini partono dalle loro città e dai villaggi del Marocco e si spostano verso lEuropa attraverso varie direttrici. Il film racconta luniverso di questi emigranti a partire dal luogo della loro origine. Il Marocco è la terra natia, difficile da lasciare ma nella quale è impossibile per molti restare a causa della disoccupazione dilagante. E lEuropa rappresenta un miraggio, lunico sogno di una vita possibile. LEuropa diventa quasi unossessione per molti giovani, i quali si convincono che partire sia lunica possibilità di avere una vita da vivere, senza considerare il fatto che per la maggior parte di loro partire significherà non avere un futuro.Francesco Conversano e Nene Grignaffini sono autori, registi e produttori dal 1980. Il loro lavoro è caratterizzato da unattenta ricerca che liha portati a sperimentare linguaggi e forme narrative diverse e a scegliere il documentario come strumento per raccontare storie del nostro tempo. Tra i numerosi film prodotti prevalentemente per la RAI, alcuni, presentati al Centre G. Pompidou di Parigi e al Solomon R. Guggenheim Museum di New York, hanno ottenuto riconoscimenti a festival ed eventi internazionali.