Non conosce sosta la battaglia legale di un riminese la cui madre ha contratto l'Aids dopo una trasfusione. Il fatto risale al 1988. La donna, ricoverata per una isterectomia, aveva avuto bisogno di sangue ed era quindi stato usato quello fornito da un donatore di Reggio Emilia. Le successive analisi avevano poi dato l'infausto esito: Aids. Il figlio della donna, che
si trova attualmente in precarie condizioni di salute, ha continuato la battaglia a suon di carte bollate e tribunali per poter sapere la verita'. Ora si e' affidato all'avvocato Taormina.