Cisl e Anolf organizzano ‘Le seconde generazioni, una sfida per tutti’

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Sabato 2 e domenica 3 ottobre la Cisl riminese e Anolf-Giovani di 2ª generazione organizzano un doppio evento sul tema dell’immigrazione vista dalla parte dei figli degli immigrati.
L’iniziativa si intitola “Le seconde generazioni: una sfida per tutti” e, come recita il sottotitolo, vuole dire “Basta ai giovani italiani con il foglio di via”.
Il programma prevede una tavola rotonda (sabato 2 ottobre, ore 15, Palazzo del Turismo, piazzale Fellini) su “Una sola terra, un popolo dai diversi colori. Per politiche migratorie innovative. Il diritto alla cittadinanza, il dovere della cittadinanza attiva” a cui partecipano Elisa Marchioni (deputato Pd), Sergio Pizzolante (deputato Pdl), Teresa Marzocchi (assessore regionale alle Politiche sociali e migratorie), Mauran Oussaifi (Anolf nazionale, associazione Giovani seconda generazione), Piero Ragazzini (segretario nazionale Cisl). Coordina i lavori Giorgio Graziani, segretario generale Cisl Emilia Romagna.
L’iniziativa prosegue domenica 3 ottobre, dalle 10, al Campo di Don Pippo (via Santa Cristina, località Casetti) con la “FestaInsieme”: animazioni per bambini, cibo, musica, giochi, balli.
ANOLF CISL da anni si occupa delle problematiche degli immigrati presenti in Italia (casa, lavoro, traduzioni, progetti di sostegno agli immigrati e consulenza in collaborazione con il patronato della Cisl).
Anche a Rimini è operativo presso l’Anolf Cisl il gruppo “Giovani di seconda generazione” che riunisce i figli degli immigrati nati in Italia o giunti nel nostro paese prima dei 6 anni. Solo nel comune di Rimini i figli di immigrati, nati in Italia e qui residenti sono oltre 1.400 (circa 900 mila in Italia). Responsabile dell’associazione riminese è Juliana Duzha che, insieme agli altri ragazzi e ragazze, cerca di dare voce e di divulgare le necessità e le attività del gruppo attraverso i mezzi di informazione e i social network come Facebook.
La costituzione a Rimini del gruppo “Giovani di seconda generazione” rappresenta un passo importante per sensibilizzare su questo tema le istituzioni e l’opinione pubblica ad avviare un percorso che dia da subito la cittadinanza a chi è nato nel nostro Paese e si è scolarizzato col nostro sistema formativo.
A livello nazionale, la Cisl da tempo chiede la revisione della legge riguardante l’acquisizione della cittadinanza.

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