Per il procedimento riminese, relativo a un'indagine della Guardia di Finanza del 2005 su una fattura emessa da una fondazione mista (c'era anche l'Ausl di Rimini) che gestiva l'ospedale di Cattolica, è stata la stessa Procura, dopo avere letto la memoria inoltrata a febbraio dal legale della difesa (l'avvocato Achille Melchionda), a chiedere il non doversi procedere già alla seconda udienza preliminare. La vicenda forlivese riguarda, invece, un concorso pubblico a Rimini del 2001: secondo l'accusa, Carradori l'aveva istituito ad hoc per far diventare dirigente di microbiologia e virologia un medico che, una volta ottenuto quel titolo, è stato poi trasferito all'Ausl di Cesena per prendere l'incarico di direttore del distretto Cesena-Val di Savio. Il sospetto della Procura forlivese, sulla base dell'inchiesta della Guardia di finanza, era che il concorso dovesse servire solo per fare acquisire al medico i requisiti necessari per l'altro posto. Ma per quanto riguarda il reato più grave - la truffa aggravata - i tre giudici del collegio, dopo avere derubricato l'ipotesi in tentata truffa aggravata, hanno stabilito che "il fatto non sussiste". Decisione arrivata con imprevedibile rapidità dato che - come ha spiegato l'avvocato Melchionda - i testi del pm erano 22, quelli della difesa una quindicina per cui ci si aspettava che il processo continuasse per alcuni mesi. Entro trenta giorni le motivazioni. La difesa ha comunque annunciato ricorso in Cassazione per quanto riguarda la formula usata per il primo capo d'imputazione (la intervenuta prescrizione per l'abuso d'ufficio) per arrivare anche qui a un verdetto di assoluzione piena. Soddisfatto per la doppia sentenza l'assessore regionale alle Politiche per la salute Giovanni Bissoni: "Avendo a suo tempo espresso piena fiducia nell'operato della magistratura e al contempo sulla serietà professionale dei dirigenti coinvolti, é motivo di profonda soddisfazione il contenuto della sentenza odierna - si legge in una nota dell'assessore - Questa vicenda é altresì motivo di riflessione per chi pratica il garantismo a giorni alterni".