Approvato dalla Assemblea dei sindaci dell'Ato (Ambito territoriale ottimale) della provincia di Rimini il piano di riutilizzo delle acque reflue di depurazione: la riutilizzazione delle acque reflue di Santa Giustina è subordinata alla riduzione della concentrazione dei cloruri e alla realizzazione del raddoppio dell'impianto. La configurazione futura dell'impianto di depurazione di Santa Giustina prevede una potenzialità di 560.000 a.e. (abitanti equivalenti), adottando una tecnologia depurativa a membrane. Tale tecnologia permette di garantire una maggiore tutela del fiume Marecchia e del mare, in quanto produce un efficace abbattimento della carica batterica e virale, ed esercita un'adeguata risposta alle significative oscillazioni di portata e carico, in tempo di pioggia e nel periodo estivo. Sono in corso degli approfondimenti in collaborazione con Hera al fine di rilevare i valori di conducibilità e dei cloruri nelle acque in arrivo all'impianto dai principali collettori fognari, al fine di ridurre il rapporto di diluizione e incrementare la quantità di acque reflue riutilizzabile. In funzione delle analisi effettuate sono stati individuati tre scenari: il primo prevede il riutilizzo delle acque reflue depurate senza ricorrere ad alcun tipo di diluizione per l'abbassamento del contenuto salino. Il fabbisogno idrico complessivo dello scenario uno è di circa 600.000 m3/anno. Tali acque saranno destinate solo a uso industriale. Il secondo scenario prevede il riutilizzo delle acque reflue depurate dalla nuova linea acque a membrane presso l'impianto di Santa Giustina, previa diluizione con la risorsa erogabile dal Canale Emiliano Romagnolo, in seguito al prolungamento dell'asta principale. In questo caso, le acque reflue verranno destinate a scopi agricoli. Il fabbisogno idrico complessivo dello scenario 2 è di circa 2.000.000 m3/anno. Il terzo scenario prevede un estensione dell'uso irriguo in un area a vocazione prevalentemente frutticola posta in sinistra e in destra Marecchia. Il fabbisogno idrico complessivo dello scenario 3 è di circa 3.200.000 m3/anno. I costi di realizzazione dei tre scenari sono rispettivamente 1,2 milioni di euro, 8 milioni e 14 milioni. Tutte queste ipotesi sono subordinate alla realizzazione completa del raddoppio dell'impianto di depurazione di Santa Giustina.