Assalto portavalori: 3 milioni il bottino

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E’ un ‘superbottino’ di oltre tre milioni di euro quello dello spettacolare assalto a due furgoni portavalori compiuto l’altra sera sull’autostrada A14 tra Castel San Pietro e Ozzano dell’Emilia, nel bolognese. I conteggi hanno portato a questa somma dopo che inizialmente si era parlato di qualche centinaia di migliaia di euro e poi di un milione. A compiere l’assalto una decina di uomini mascherati e armati con quattro auto poi bruciate e un flessibile. Sul fronte delle indagini pare intanto una ‘pista fredda’ quella ipotizzata in un primo momento e che portava alla banda di Raffaele Arzu, sardo di 29 anni considerato la primula rossa degli assalti ai furgoni portavalori e fra i 30 latitanti più pericolosi del Viminale. Le indagini sono state avviate dal Pm di turno Antonella Scandellari che poi ha passato gli atti al collega Stefano Orsi, del gruppo criminalità organizzata. Ad essere forzato l’altra sera era stato solo un blindato, quello dell’istituto di vigilanza privata Battistolli (l’altro era della Coop service di Rimini). Prima i banditi avevano dato fuoco a due auto, per bloccare la circolazione, poi avevano compiuto l’assalto vero e proprio con decine di colpi di arma da fuoco sparati contro i furgoni portavalori e con gli autisti costretti a fermarsi. I rapinatori avevano preso di mira solo il furgone della Battistolli aprendo il lato sinistro della carrozzeria con un flessibile per prendere il bottino. I banditi si erano fatti contemporaneamente consegnare le pistole dalle guardie giurate della Coop Service (quelli sui mezzi erano in tutto sei) e, dopo aver dato fuoco alle loro auto, erano scappati. Probabilmente si erano allontanati a piedi fino a raggiungere altri complici che li aspettavano in macchina.

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