Arredamento, design e storia. E questo il sottile fil rouge che percorre la mostra fotografica Il mobile contemporaneo si fonde con lantico. Una passeggiata nella storia di Rimini, allestita allinterno del negozio darredamento Kasa IN, e curata dallarchitetto Maria Cristina Ferrari.
La casa, con i suoi luoghi domestici, i suoi arredi, diventa scenario ideale per ospitare una mostra di fotografie che parlano della città di un tempo, ripercorrendo i decenni salienti del Novecento cittadino, attraverso una città che cambia ma che intende mantenere vivo il legame col suo passato, calato nella modernità, sintesi della dinamica storica.
Così Rimini rivive i vecchi tempi con iconografie di fine Ottocento, ma soprattutto il periodo che va dal Ventennio fascista agli anni Cinquanta, attraverso un percorso artistico che si articola in suggestive immagini, molte delle quali inedite, attinte dallarchivio fotografico Altrigono Fotoshop e larchivio fotografico dello storico Valerio Moroni.
Il percorso visivo si snoda partendo da unimmagine della stazione di Rimini, simbolo di benvenuto nella città, si passa per il centro storico, le Piazze Cavour e Tre Martiri, il ponte di Tiberio, lArco dAugusto, via Garibaldi fino a giungere a Porta Montanara. Dal centro avvicinandosi al mare si possono ammirare la foto della stazione metereologica, gestita dallistituto Nautico e Tecnico, che sorgeva dove oggi si trova lIstituto Nautico al porto Canale.
Sono degne di attenzione anche le immagini dedicate alla pesca, risalenti a fine Ottocento. Ma anche foto raffiguranti le colonie marine in epoca fascista, in cui emerge la rigorosa architettura razionalista. Il percorso termina con la spiaggia e il mare, ma un ulteriore omaggio alla città e alla tradizione artistica romagnola è stato voluto riproducendo un ambiente casalingo, in cui è presente una zona con le ceramiche artistiche di Brolli, create utilizzando antichi stampi romagnoli, i tovagliati, riprodotti con gli stampi in legno di un tempo e lantico tagliere su cui veniva fatta la piadina.
Sarà possibile acquistare una riproduzione delle fotografie, il cui ricavato sarà devoluto allo IOR, Istituto Oncologico Romagnolo, il 13 gennaio, giorno di chiusura della mostra.
Per info: 0541.751465.
Lina Colasanto