Luned́ 27 Marzo12:45:56
Android
 | 
iOs
 | 
Mobile

Aborto: Comunità Papa Giovanni XXIII non approva 194

Attualità Rimini | 15:53 - 25 Marzo 2008

La comunità Papa Giovanni XXII non condivide la proposta di Linee guida presentata dal Ministero alla Conferenza Stato-Regioni sull'applicazione della Legge 194. Per questo motivo chiede "ai rappresentanti delle Regioni e del Ministero di non approvare quel documento". Per Giovanni Paolo Ramonda, responsabile generale della comunità fondata da don Oreste Benzi, è già "sconsolante che (nel documento, ndr) la parola mamma non sia usata nemmeno una volta, e del bambino non si faccia alcun cenno", mentre "sembra che gli unici problemi che può avere una donna che chiede l'aborto siano solo quelli di avere più contraccettivi e di imparare ad usarli meglio". Non si accenna, per la comunità, a problemi di lavoro, soldi, casa o al fatto che la donna "potrebbe essere costretta ad abortire dal compagno, dal padrone che la ricatta per il posto di lavoro, dal magnaccia che la vuole tenere sulla strada. Nemmeno una parola sul colloquio iniziale, sull'accoglienza della donna, sulle competenze che deve avere l'operatore che la incontra". La comunità ricorda che non sono mai esistiti, da quando c'é la Legge 194, fondi specifici a sostegno delle maternità difficili; che i tempi per il colloquio nel consultorio sono in media attorno ai 20 minuti e che in quasi tutti i consultori il colloquio è fatto da un ginecologo, un operatore "che non ha le competenze psicologiche, giuslavoriste o legali per poter dare orientamenti alla donna su questi aspetti". Infine, "il documento chiede che sia presente un medico non obiettore in ogni distretto sanitario. Come si può raggiungere questo obiettivo? Ci troveremo con concorsi riservati a medici non obiettori? Verrà fatto mobbing sui medici obiettori in servizio?".

< Articolo precedente Articolo successivo >