Si è tenuta lunedì 24 aprile una nuova udienza del processo, iniziato il 27 aprile 2015, che vede imputato un agricoltore 52enne di Novafeltria, accusato dell'uccisione di cinque cuccioli di pastore maremmano. In udienza è stata riportato all'attenzione il test del dna eseguito sui cuccioli morti, ai tempi delle indagini, scattate dopo la denuncia nel 2012: i piccoli avevano lo stesso dna della femmina di pastore di proprietà dell'imputato, difeso dall'Avvocato Luca Greco. Secondo l'autopsia veterinaria, i cinque cuccioli erano stati uccisi uno dopo l'altro e sbattuti al suolo con violenza, perdendo la vita per frattura del cranio conseguente ad azione traumatica. L'agricoltore ha negato da subito le accuse rivolte nei suoi confronti, mentre il suo legale ha negato la validità del test del dna.