Le sue foto nuda finiscono su Whatsapp, la 15enne umiliata si ritira da scuola. Nei guai un’altra ragazzina

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Messa alla gogna e derisa per delle foto in atteggiamenti “osè” che, ingenuamente, si era scattata e aveva inviato a un ragazzo conosciuto su Facebook. Nuovo caso di sexting in Provincia di Rimini, vittima una 15enne, costretta a ritirarsi dall’istituto che frequentava per la vergogna e il peso dell'umiliazione subita. La vicenda risale allo scorso gennaio: la 15enne conosce un ragazzo maggiorenne su Facebook. Tra un messaggino e una chat, un giorno lui le chiede di inviargli qualche foto in pose hard e lei, ingenuamente, se le scatta e le invia. Il giovane però, dopo uno screzio, per vendicarsi, le mostra a un'altra ragazzina. Da qui il fatto che al momento costituisce l'accusa nei confronti di quest'ultima, una 15enne difesa dall'Avvocato Massimiliano Orrù. L'immagine infatti è diventata di dominio pubblico, circolando sui telefonini attraverso il programma di messaggistica Whatsapp. La 15enne a quel punto si sente sotto l’occhio del ciclone, derisa, giudicata e offesa, racconta tutto ai genitori e si ritira da scuola. Gli stessi genitori hanno presentato denuncia. Lo scorso 12 aprile le forze dell'ordine hanno eseguito la perquisizione in casa della 15enne, portandole via il telefono cellulare. Una vicenda molto spinosa e anche piuttosto problematica dal punto di vista giudiziario. Da quel che trapela, la ragazzina accusata avrebbe mostrato le foto ad un'amica, ma gli inquirenti dovranno stabilire con certezza il responsabile della diffusione degli scatti attraverso il web e i cellulari. 

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