Giovedì 30 marzo i poliziotti iscritti al Sap della provincia di Rimini si sono astenuti dal lavoro per tre ore, dalle 11 alle 14, in segno di protesta contro il riordino delle carriere varato dall'esecuvito e in esame in Parlamento. Gli agenti hanno così preso parte all'assemblea presso la sala Antonio Mosca della Questura. “Nonostante abbiamo apprezzato lo sforzo economico compiuto dall’esecutivo, non possiamo non avversare, in tutti i modi concessi dalla legge, questo provvedimento che non è un riordino, ma un’operazione di riparametrazione degli stipendi figlia dell’enorme miopia del governo precedente che, per assicurarsi consenso elettorale, decise di investire nel bonus degli 80 euro di lavoro nero legalizzato non rilevante ai fini pensionistici e previdenziali", attacca il Segretario Provinciale del Sap Tiziano Scarpellini.
"Il bonus sparirà dalle buste paga a settembre - spiega il Segretario Provinciale di Rimini - e per compensare questa perdita e riparametrare gli stipendi, serviranno oltre 800 milioni di euro dei 927 stanziati da governo, che saranno investiti, quindi, in un’operazione che nulla a che vedere con i processi di carriera". Svanirà però quello che Scarpellini definisce il miraggio degli 80 euro: "Questa cifra, una volta resa strutturale e quindi alleggerita del 60,2% di trattenute, si trasformerà in 32 euro circa di aumento di stipendio".