Colpo di scena nel processo a carico di un 34enne napoletano, attualmente ai domiciliari a Napoli, accusato di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale e lesioni personali aggravate nei confronti dell'ex moglie. La donna, una 30enne del riminese, è stata sentita in aula mercoledì 29 marzo e ha ritrattato le accuse formalizzate nella querela presentata lo scorso settembre ai Carabinieri. In particolare ha negato di essere stata costretta a rapporti sessuali. Ha inoltre riferito dei problemi con il coniuge e della propria volontà di allontanarsi da lui, ma di essere rimasta sorpresa il giorno dell'arresto. A pesare sulla situazione della 30enne anche i problemi con l'ex datore di lavoro, con il quale ha aperta una vertenza. "Un uomo inaffidabile, aveva ragione il mio ex marito", ha spiegato davanti al giudice, con riferimento a una situazione di tensione con protagonisti i due uomini. Nella prossima udienza saranno ascoltati i testimoni convocati dall'ufficio del pubblico ministero: il loro racconto sarà determinante anche per verificare l'attendibilità della persona offesa, che rischia un'accusa per calunnia. Il napoletano è difeso dall'Avvocato Liana Lotti.