La querelle tra il Comune di Rimini e gli attivisti di Casa Don Gallo si sposta in tribunale. L'amministrazione comunale chiede lo sgombero della ex stamperia comunale, adibita a dormitorio, ma poi trasformato dagli attivisti in un luogo di accoglienza e ricovero per senzatetto, nonché un risarcimento danni. Sulla vicenda intervengono il deputato riminese Giovanni Paglia e Fortunato Stramandinoli di Sinistra Italiana, che chiedono di riaprire il dialogo pubblico sull'esperienza di Casa Don Gallo, provvedendo alla regolarizzazione del pregresso e al rinnovo della convenzione.
"Dobbiamo quindi pensare che il piano dell'amministrazione sia rendere nuovamente inutilizzato un'immobile pubblico e restituire alla strada 40 persone, interrompendo percorsi di inclusione attivati. A chi giova tutto questo?", si domandano Paglia e Stramandinoli, che accusano la maggioranza di Palazzo Garampi di avere "una concezione proprietaria e tribale della gestione della cosa pubblica, per cui tutto ciò che non è allineato sul piano politico deve essere marginalizzato, indipendentemente dal giudizio di merito sulla sua attività".