Caduta sindaco Riccione: "a picco credibilità con i partner che avevano scommesso sulla Città"

Alcuni cittadini, operatori del tessuto economico della città di Riccione, esprimono la loro preoccupazione per il Commissariamento del Comune. "Abbiamo voluto scrivere a voi, come giornale, perché i...

A cura di Redazione Redazione
02 marzo 2017 14:17
Caduta sindaco Riccione: "a picco credibilità con i partner che avevano scommesso sulla Città" -
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Alcuni cittadini, operatori del tessuto economico della città di Riccione, esprimono la loro preoccupazione per il Commissariamento del Comune. "Abbiamo voluto scrivere a voi, come giornale, perché i politici parlano e raccontano le loro verità, ma è necesario raccontare il nostro stato d'animo". I cittadini autori della lettera aperta, inviata alla nostra redazione, criticano l'atteggiamento della politica riccionese, il fatto che siano prevalsi gli egoismi di fronte al bene comune della città. La caduta del Sindaco Tosi ha infatti avuto come conseguenza la cessazione dei contratti del personale legati al mandato, ad esempio quelli del settore turismo, e uno stop sulle candidature per importanti eventi, fondamentali per mantenere l'attrattività turistica e garantire entrate agli operatori. 

A Riccione l'incantesimo si è rotto, spiegano i cittadini: "Pensavano che a Riccione non sarebbe mai successo: in uno dei primi Comuni d’Italia ad avere un piano regolatore; in uno dei Comuni turistici più invidiati dalle località concorrenti; in un Comune ricco di tassa di soggiorno; in un Comune che potrebbe essere amministrato ad occhi chiusi e camminando all’indietro".

Invece le scelte della politica hanno portato al Commissariamento. Per gli operatori economici, era fondamentale invece arrivare a fine legislatura in qualche modo, facendo solo in quel momento la resa dei conti. In questo modo invece gli operatori economici sono stati lasciati soli e in difficoltà, senza contare la perdità di credibilità con i partner che avevano scommesso sulla Perla Verde.

Appello finale al Commissario del Comune, affinché "capisca che ciò che in altri Comuni è straordinario, a Riccione è ordinario; e che Riccione può essere amministrato ad occhi chiusi e camminando all’indietro".

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