Il comitato Tutela della salute pubblica Alta Valmarecchia, in una nota firmata dal presidente Silvana Travaglini, commenta la recente approvazione delle nuove linee di indirizzo per la riorganizzazione ospedaliera dell'Ausl. C'è soddisfazione per il riconoscimento, all'ospedale Sacra Famiglia di Novafeltria, dello status di struttura operante in area disagiata, ma il Comitato chiede di accelerare la conclusione dei lavori interni di ristrutturazione del reparto di medicina. In più, sottolinea la nota, rimane chiusa un'ala ospedaliera chiusa perché giudicata, da quasi 5 anni, a rischio sismico. La conclusione dei lavori, spiega la Travaglini, darebbe la possibilità di non dover sacrificare posti letto per la chirurgia dovendo ricoverare i degenti di medicina. Posti letto che sono scesi da venti a sei, con disagi per gli utenti e rinvio dei ricoveri. In più di un'occasione infatti non si è potuto procedere alle operazioni ginecologiche previste, con forti reclami da parte delle pazienti e difficoltà da parte del personale a farne comprendere le motivazioni. Eppure tutti i medici del territorio ritengono la chirurgia del Sacra Famiglia come risorsa fondamentale per ridurre i tempi di attesa. In più gli attuali spazi disponibili causano assenza di privacy e problemi
di promiscuità, risultando impossibile porre uomini e donne in locali diversi. A ciò si aggiunga che l'incertezza del ricovero si evidenzia sempre a poche ore dal programmato intervento, talvolta addirittura quando il paziente ha già svolto le pratiche per l'accoglienza. Secondo il Comitato diventa fondamentale dotare il Sacra Famiglia di un'ulteriore camera di ricovero visto che, negli ultimi anni, è fortemente aumentato il numero degli interventi oculistici e l'Ospedale di Novafeltria è stato definito come centro provinciale per la chirurgia erniaria e per gli interventi ambulatoriali. IL Comitato ha in più circostanze incontrato l’assessore alla Sanità Venturi e ricorda bene la sua sorpresa nell’apprendere "tanto disordine", così come le sue rassicurazioni: "Questi sono semplicemente problemi organizzativi, facili da risolvere e necessari alla dignità del paziente". Il comitato si propone di incontrare a breve le autorità sanitarie per definire i tempi dei lavori di ristrutturazione e accelerare l'iter degli stessi.