Dopo le rassicurazioni dei vertici dell'Ausl sul mantenimento della chirurgia senologica, reparto d'eccellenza del Franchini di Santarcangelo, l'attenzione si sposta sull'altro ospedale della Valmarecchia: il Sacra Famiglia di Novafeltria. E' il Sindaco Stefano Zanchini, medico di famiglia e dello sport, ad anticipare l'elaborazione di un documento condiviso tra maggioranza e opposizione, che dopo l'approvazione nel Consiglio Comunale di Novafeltria sarà proposto agli altri Consigli Comunali e a quello dell'intera Unione dei Comuni. In primis verrà richiesto il riconoscimento "nero su bianco" dello status di ospedale a servizio di area disagiata, come da Decreto Balduzzi: nella bozza del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, infatti, manca questa dicitura: in futuro nuovi dirigenti e direttori generali potrebbero non riconoscere questo status, in assenza di una specifica disposizione. "Ora è il momento che anche per l'Ospedale di Novafeltria si passi dalle rassicurazioni e dai buoni intenti alla fase della concretezza, ripristinando i servizi specialistici ridotti o tolti, migliorando come promesso il sistema dell'Emergenza-Urgenza, ma soprattutto dando applicazione a una legge dello stato e alle indicazioni dei vertici regionali, che lo definiscono Presidio Ospedaliero in Zona Disagiata", scrive il primo cittadino di Novafeltria sulla propria pagina Facebook. Un altro obiettivo è quello di vigilare sulla nuova Rsa, "perché molte sono le parole, ma pochi i fatti". Il Sindaco Zanchini chiede sostegno e vicinanza alla cittadinanza in questa battaglia politica in cui Novafeltria reclama attenzione e risorse: "solo garantendo servizi, una nuova viabilità, un piano strutturale con noi condiviso e non calato dall'alto, risorse adeguate e non solo le briciole della costa, possiamo sperare di continuare a vivere in questa Valle".