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Sindaco Zanchini guida contromosse di Novafeltria per l'ospedale, 'concretezza, basta promesse'

Sanità Novafeltria | 20:23 - 06 Novembre 2016 Sindaco Zanchini guida contromosse di Novafeltria per l'ospedale, 'concretezza, basta promesse'

Dopo le rassicurazioni dei vertici dell'Ausl sul mantenimento della chirurgia senologica, reparto d'eccellenza del Franchini di Santarcangelo, l'attenzione si sposta sull'altro ospedale della Valmarecchia: il Sacra Famiglia di Novafeltria. E' il Sindaco Stefano Zanchini, medico di famiglia e dello sport, ad anticipare l'elaborazione di un documento condiviso tra maggioranza e opposizione, che dopo l'approvazione nel Consiglio Comunale di Novafeltria sarà proposto agli altri Consigli Comunali e a quello dell'intera Unione dei Comuni. In primis verrà richiesto il riconoscimento "nero su bianco" dello status di ospedale a servizio di area disagiata, come da Decreto Balduzzi: nella bozza del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera, infatti, manca questa dicitura: in futuro nuovi dirigenti e direttori generali potrebbero non riconoscere questo status, in assenza di una specifica disposizione. "Ora è il momento che anche per l'Ospedale di Novafeltria si passi dalle rassicurazioni e dai buoni intenti alla fase della concretezza, ripristinando i servizi specialistici ridotti o tolti, migliorando come promesso il sistema dell'Emergenza-Urgenza, ma soprattutto dando applicazione a una legge dello stato e alle indicazioni dei vertici regionali, che lo definiscono Presidio Ospedaliero in Zona Disagiata", scrive il primo cittadino di Novafeltria sulla propria pagina Facebook. Un altro obiettivo è quello di vigilare sulla nuova Rsa, "perché molte sono le parole, ma pochi i fatti". Il Sindaco Zanchini chiede sostegno e vicinanza alla cittadinanza in questa battaglia politica in cui Novafeltria reclama attenzione e risorse: "solo garantendo servizi, una nuova viabilità, un piano strutturale con noi condiviso e non calato dall'alto, risorse adeguate e non solo le briciole della costa, possiamo sperare di continuare a vivere in questa Valle".

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