VIDEO: Traffico di anabolizzanti e droga, 18 arresti. Nei guai anche personal trainer riminese

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Nel video le interviste a Massimo Sacco, capo della squadra mobile della Questura di Rimini, e a Davide Ercolani, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Rimini.

Dalle prime luci dell’alba di mercoledì 7 settembre gli uomini della Squadra Mobile di Rimini, diretti dal Dott. Massimo Sacco, hanno arrestato 18 persone responsabili di spaccio di stupefacenti destinati al “mondo della notte” della Riviera nell'ambito dell'operazione "Life Style". Gli agenti hanno inoltre disarticolato una fiorente attività di commercializzazione di steroidi anabolizzanti per palestre. I 18 arrestati sono italiani, albanesi e marocchini responsabili di spaccio e di compravendita illegale di sostanze dopanti per frequentatori di palestre. L’indagine, coordinata dal sostituto Procuratore, dr. Davide Ercolani, ha preso spunto dall’arresto di un giovane magrebino. 

Tramite intercettazioni telefoniche, ambientali e  GPS gli agenti sono riusciti a ricostruire l'intera rete di rapporti di affari, amicizie ed interessi esistenti tra gli arrestati. Gli indagati avevano rapporti con moltissime persone in zona, prendevano veloci appuntamenti per la consegna dello stupefacente senza mai nominarlo esplicitamente nelle conversazioni.

Una attività ben rodata e prolungata nel tempo, gestita con "professionalità" dagli indagati. Grandi quantità di stupefacenti in movimento e ceduti con continuità e regolarità. Gli indagati erano molto bene inseriti nella rete di fornitori di droga.

Professionisti dello spaccio e dell'occultamento della droga: durante una perquisizione di un'auto, gli agenti hanno trovato un vano all'interno del cassettino portaoggetti. Lo spazio era stato chiuso con una placca di metallo e veniva usato per nascondere lo stupefacente, in caso di "normali" controlli delle forze di Polizia.

Oltre allo spaccio di stupefacenti, come detto, è stata individuata e smantellata una importante attività di commercio di steroidi anabolizzanti. "Winstrol Depot", "Rexogin" e "Trembolone" erano venduti da uno degli arrestati per spaccio, anche grazie ad un personal trainer ora ai domiciliari.

Lo sportivo, grazie alle sue conoscenze, si procurava gli anabolizzanti e li rivendeva a colleghi o a persone legate al mondo delle palestre. Lunga la lista degli acquirenti. In casa di uno degli arrestati per lo spaccio sono state trovate altre confezioni di steroidi e medicinali di tipo dopante.

Le perquisizioni e i sequestri hanno impegnato oltre 100 agenti impegnati con l’ausilio anche dei Reparti prevenzione crimine di Bologna e Reggio Emilia e delle unità cinofile.

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