Tenta di rapinare una ragazza, la sfregia accidentalmente al volto e poi scappa. Una notte di terrore quella vissuta nell'autunno scorso a Rimini dalla giovane che venne minacciata da un 38enne riminese armato di coltello. La rapina non andò a buon fine e l'uomo scappò a mani vuote. Le urla della donna e la precisa descrizione del malvivente, permisero in breve tempo alla Squadra Mobile di Rimini di rintracciarlo ed arrestarlo. Era un ospite della comunità Papa Giovanni XXIII a Misano. Dal carcere il riminese ha scritto alla ragazza chiedendo perdono, ammettendo le sue colpe e ribadendo che il ferimento è stata una tragica fatalità. Un raptus dovuto alla sua condizione di tossicodipendente che comunque sta cercando di guarire.
Nei giorni scorsi si è svolto il processo. Il riminese ha patteggiato tre anni e otto mesi di reclusione per rapina aggravata, lesioni gravissime e porto illegale di coltello.