Rilanciare una stagione di contrattazione dentro e fuori le aziende per difendere occupazione, salari e diritti. Questa la sintesi che il Segretario generale della CGIL territoriale Graziano Urbinati ha fatto intervenendo venerdì mattina in piazza a San Giovanni in Marignano, durante lo sciopero indetto dalla CGIL.
Alla manifestazione hanno preso parte i lavoratori delle aziende del tessile, chimica, meccanica, edilizia, legno, laterizi dei Comuni di San Giovanni in Marignano e Cattolica “lavoratori di un distretto industriale – ha sottolineato Urbinati - dimezzato dalla crisi, ma ancora in grado di essere protagonisti e non spettatori di una indispensabile ripresa della contrattazione aziendale.”
Uno sciopero che ha visto una buona adesione: i primi dati arrivano dall’industria del legno: Ferretti Yackt 90%, Comeca 100%, I.F.I 60%; laterizi: Ve.Va 80%, dalle aziende meccaniche Verni e Fida 50%, Celli 20%; dal tessile e abbigliamento che in media ha registrato il 30% di astenuti dal lavoro.
La mobilitazione di 4 ore è stata indetta dalla CGIL di Rimini, insieme a Fiom, Filctem, Fillea e Nidil, nell’ambito delle iniziative di lotta che si stanno tenendo in queste settimane in ogni territorio della regione, per contrastare le politiche economiche e sociali del Governo sui diritti del lavoro, sugli ammortizzatori sociali, sulle pensioni; per cambiare in primo luogo le normative introdotte dal Job’s Act, per non essere costretti a lavorare senza diritti e dignità, per una politica che rilanci veramente l'economia creando nuove opportunità di buon lavoro a partire dai nostri territori.
“Sui contratti e tutele crescenti introdotti dal Job’s act – ha detto infine Urbinati - è stata fatta molta demagogia, anche nel nostro territorio, trattandosi di trasformazioni solo nominali che premiano le imprese con i soldi pubblici senza creare nuova e stabile occupazione.”
La mobilitazione per i diritti e le tutele continua, il 26 giugno si terrà a Rimini presso il Borgo San Giuliano, dalle ore 18.00 alle 20.00, una assemblea pubblica per discutere di cooperazione e appalti.