Nuovo attacco sferrato dal Consorzio per lo Sviluppo dell'Aeroporto Rimini-San Marino ad AiRiminum, società gestrice del Fellini. "Una pseudo apertura non risolve i problemi" è il titolo della nota stampa diffusa nel pomeriggio. Per il Consorzio quella del 1 aprile è stata "un'affrettata riapertura con un volo charter settimanale da qualche decina di passeggeri, un bluff fatto senza investimento sullo scalo". I rappresentanti del consorzio si dicono preoccupati per "l'utilizzo delle attrezzature presenti in aeroporto, piuttosto obsolete e non ricollaudate". Da qui l'affondo: secondo il Consorzio per lo Sviluppo dell'Aeroporto, manca ancora l'aumento di capitale sociale, fino a 9 milioni di euro, promesso ad Enac. Un rilievo che segue quello del Movimento 5 Stelle di Rimini, che aveva attaccato AiRiminum chiedendo garanzie economiche. In attesa della pronuncia del Tar sui ricorsi presentati sul bando di assegnazione della gestione, i responsabili del Consorzio chiedono al nuovo ministro dei Trasporti Del Rio di chiarire "conflitti di interessi per il ruolo svolto dall'onorevole Fincato", relativamente a "incarichi di consulenza presso il Ministero dei Trasporti", che "ha il controllo dell'Enac".