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Unione Comuni della Valmarecchia: dal 1 gennaio 2014 da 4 a 11 comuni. I lavoratori chiedono chiarezza

Attualità Rimini | 16:08 - 04 Settembre 2013 Unione Comuni della Valmarecchia: dal 1 gennaio 2014 da 4 a 11 comuni. I lavoratori chiedono chiarezza

Dal 1 gennaio 2014 scatterà l'allargamento dell' Unione dei Comuni Valle del Marecchia, che oltre a Santarcangelo, Torriana, Poggio Berni e Verucchio, comprenderà i sette comuni dell'Alta Valmarecchia. Le rappresentanze sindacali dei lavoratori dell'ente in una nota chiedono agli amministratori un'analisi concreta sulla riorganizzazione dei servizi e quindi una programmazione, "per far sì che i risultati siano ottimali per l'interesse della collettività". 


Di seguito la nota congiunta dei sindacati



I lavoratori e le lavoratrici dell’Ente, si sono incontrati in assemblea per affrontare le tematiche della probabile nascita della nuova Unione  dei Comuni della Valle del Marecchia a 11 Comuni, comprendente i 4 della Bassa Valle del Marecchia e i 7 dell’Alta Valle del Marecchia.


Dall’incontro è emersa la volontà di non voler essere meri spettatori di questo processo, ma interlocutori attenti e propositivi, in questo percorso, cosa che non sta assolutamente avvenendo.


Le rappresentanze sindacali dell’Ente si sono già incontrate con la delegazione trattante di parte pubblica, per affrontare la questione, ma si è constatata a malincuore e anche con qualche preoccupazione, l’inerzia con la quale si sta affrontando la situazione.

Notizie ben definite non sono state ancora date, l’unica informazione certa è sull’assegnazione di un incarico esterno all’ANCI (pur sapendo che fra i vari Enti aderenti all’Unione sono inquadrate figure dirigenziali preparate che avrebbero potuto tranquillamente svolgere il compito) per lo studio di fattibilità della nuova Unione a 11.

Preso atto che la futura Unione dovrebbe partire dal 1° gennaio 2014, ad oggi nulla di certo è stato pianificato.


Sicuramente è un fatto che non possiamo sottovalutare, visto che l’organizzazione dei servizi del nuovo Ente avrà ricadute su di un area allargata di Comuni e poiché il nostro agire è legato a garantire al meglio tali servizi, questa incertezza organizzativa ci preoccupa fortemente.


Attualmente l’Unione effettua per i singoli comuni aderenti, servizi di non propria secondaria importanza: i Servizi Sociali, la Polizia Municipale, lo Sportello per le Attività Produttive, oltre che i relativi servizi di supporto come Personale e l’Informatica.

Pensare che su alcuni di questi o su tutti si possa dal primo gennaio partire per ampliare il raggio d’azione anche per i Comuni dell’alta Valle del Marecchia senza un percorso pianificato non è assolutamente ragionevole.


Come sopra considerato, a parità di risorse umane e materiali, verrà chiesto di lavorare per un territorio molto ampio, che si estende da Casteldelci fino a Santarcangelo.

Per questo serve avviare subito un preventivo confronto di collaborazione con i lavoratori in termini di programmazione organizzativa.


Serve una analisi concreta sulle eventuali ripercussioni che una riorganizzazione può generare sui servizi e per evitare conseguenti ricadute sui cittadini.


A più riprese ci siamo resi disponibili a un confronto a tutto campo senza però alcun riscontro politico/amministrativo. Ora ribadiamo la nostra piena disponibilità, anche con l’ausilio dei lavoratori, per la costruzione della nuova Unione dei Comuni della Valle del Marecchia, per far sì che i risultati siano i più ottimali per l’interesse della collettività.         

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