Rimini: scompare Thomas Balsamini, storico patron del Velvet

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Rimini piange la scomparsa di Thomas Balsamini, socio fondatore nel 1989 della storica discoteca Velvet, in precedenza art director e dj resident dello Slego Club di Viserba. Sulla pagina Facebook del locale compare come immagine di copertina proprio la foto di Balsamini alla consolle: in pochi minuti sono stati numerosi i "Mi piace" a corredo dell'immagine. 

Il sindaco di Rimini Gnassi ha espresso invece  il suo cordoglio in una nota.

La nota del sindaco

Thomas Balsamini era prima di tutto un amico, di quelli di una vita. L’amico con il quale condividi idee, impegno, emozioni, perfino le banalità quotidiane. Poi Thomas era anche il personaggio pubblico. Uno di quei ‘creativi’ che, senza autoproclamarsi tali, nel silenzio e con il lavoro certosino e intelligente, hanno contribuito a far sì che questa città non perdesse la sua sintonia con il mondo. Un protagonista della vita culturale della città, ma sempre in maniera elegante, discreta, educata, al di là dei soliti clamori o dei canali di comunicazione.

La musica ha segnato tutta l’esistenza di Thomas e sulla musica Thomas ha costruito le sue ‘architetture’ imprenditoriali più folgoranti. Dagli anni Ottanta a oggi, Rimini ha occupato il centro del ring delle tendenze musicali più innovative, di avanguardia e allo stesso tempo underground, grazie all’attività alimentata dall’ingegno di pionieri appassionati come Balsamini. E questo territorio ne ha tratto e continua a trarre benefici, sprovincializzandosi e misurandosi ad armi pari con la globalizzazione culturale. Se la scena musicale internazionale e nazionale ha trovato in Rimini un luogo di riferimento, lo si deve a Thomas.

Thomas ha imposto uno stile, non esportabile, facendo delle proprie radici riminesi l’asse e la leva sul quale impostare un modello culturale vincente, premiato e valorizzato ancora oggi da generazioni di riminesi attraverso le sue invenzioni, a partire da Slego e Velvet. Ha saputo inoltre trasmettere messaggi positivi in un mondo, come quello della notte, troppe volte demonizzato.

Oggi improvvisamente se ne è andato, nel bel mezzo di una vita memorabile perché fatta dando corpo e sostanza ai desideri e ai sogni che ti porti dietro da bambino. Per la nostra generazione è come perdere la colonna sonora che ha segnato i nostri giorni, i nostri mesi e i nostri anni. La melodia e il ritmo di questa città che deve tanto a Thomas e che oggi, muta per il dolore, non può neanche accennare alla sua amata ‘redemption song’.

In questo momento di dolore il mio abbraccio va a Lucia, ai figli Greta ed Edoardo, alla sorella Simona, a Ennio, a tutta la famiglia e ai tanti amici

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