Riccione ha ospitato per la quarta edizione consecutiva, la Giornata della Legalità, che quest'anno approfondiva un tema molto attuale nelle nostre zone, 'Le Mafie al Nord: quali, come e dove operano'. Un momento di studio e riflessione con i maggiori protagonisti della lotta quotidiana alla criminalità organizzata e ai suoi tentativi di infiltrazione nei gangli della vita economica e sociale del Paese. Sono intervenuti: Giuseppe Gennari, Giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Milano; Paolo Giovagnoli, Procuratore Capo presso il Tribunale di Rimini; Pino Masciari, imprenditore e testimone di giustizia, sottoposto a programma speciale di protezione dal 18 ottobre 1997, insieme a sua moglie (medico odontoiatra) e ai loro due bambini. Moderatore dell'incontro: Mino Taveri, giornalista e conduttore televisivo.
All’incontro, aperto dal Sindaco Massimo Pironi e dall’Assessore al turismo Simone Gobbi, hanno partecipato numerose autorità civili, tra i quali il Prefetto Claudio Palomba, e militari. Presenti inoltre 400 studenti delle classi terze e quarte dell’Istituto professionale Alberghiero Severo Savioli e del Liceo Scientifico e Artistico Volta-Fellini, con i loro dirigenti scolastici e insegnanti.
Quale introduzione alle testimonianze dei tre relatori, sono stati proiettati il video-denuncia “Emilia Romagna: ultima terra di conquista, girato e interpretato da alcuni studenti dell’Istituto Alberghiero “Severo Savioli” (Fabio De Canal e Dario Primucci, Classe IV a), e la presentazione-appello dal titolo “Non abbassate la guardia” proposta dagli studenti Edoardo Angelini, Raffaele Giamprini e Alberto Zanotti del Liceo Scientifico e Artistico Fellini-Volta di Riccione.
Toccante la testimonianza dell'imprenditore Pino Masciari che si è rivolto alla platea di giovani ricordando loro la necessità di rivendicare il diritto di essere liberi e non "schiavi della mafia" e ha sottolineato come sia dovere dello Stato "inculcare nei giovani il valore della dignità, che è dato dal lavoro: non investire nei giovani rappresenta una sconfitta dello Stato".
Nel suo intervento Giuseppe Gennari ha fatto il punto della presenza della sfera malavitosa in Lombardia e del danno che la collaborazione con quest'ultima provoca alla collettività: quella che il Gip del Tribunale di Milano definisce "la zona grigia", la rete di professionisti che instaura un nocivo contatto con la mafia, rappresenta l'aspetto più pericoloso e drammatico della situazione, alimentato dalla perdurante assenza di una legislazione che garantisca alla legge chi, nell'ambito politico, è colluso con questi ambienti.
E' poi il procuratore Giovagnoli a fare il punto sulla Riviera: il vero problema di queste infiltrazioni è l'apparente "utilità della criminalità", nella quale sempre più spesso, si trovano soluzioni ai problemi, entrando inevitabilmente, in questo modo, in una spirale senza uscita.
Servizio e interviste a Paolo Giovagnoli, Procuratore capo presso il Tribunale di Rimini; Giuseppe Gennari, giudice presso il Tribunale di Milano, Ufficio del Giudice per le Indagini Preliminari e a Pino Masciari, imprenditore e testimone di giustizia, di Maria Assunta Cianciaruso