Universita’: il sindaco Andrea Gnassi interviene sul nuovo Statuto

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Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi è intervenuto a margine del dibattito sul nuovo statuto dell’Ateneo di Bologna, la cui prima bozza esclude gli enti di sostegno romagnoli dagli organi decisionali.

“In relazione al dibattito che si sta svolgendo sul Nuovo Statuto dell’Università e sulla riorganizzazione dei dipartimenti sento la necessità di fissare alcuni paletti.
La presenza dell’Università a Rimini è da considerare come un fattore imprescindibile per perseguire l’idea di Città che siamo impegnati a realizzare.

La presenza dell’Università a Rimini significa avere e poter contare sulla presenza di Dipartimenti coerenti con le vocazioni della citta, con la sua matrice di sviluppo, con i suoi settori strategici.
L’Università a Rimini è attore imprescindibile del processo di crescita del nostro territorio.

Il turismo e l’economia ad esso correlata, il tema del benessere e la sua evoluzione verso lo studio e la ricerca sugli stili di vita fino ad arrivare alla conservazione della salute, sono le cose che oggi caratterizzano e distinguono l’università a Rimini. Radicare dipartimenti coerenti  con ciò che si è sviluppato vuol dire investire per la crescita di Rimini e dotare l’Emilia Romagna di eccellenze e unicità universitarie, che altrimenti in altre sedi non avrebbero la solidità che oggi hanno. Ecco perché chiediamo con forza a Bologna, Università e Regione, di riconoscere ciò che è nato e cresciuto nel polo universitario riminese.
Agire diversamente sarebbe penalizzante per Rimini. Ma anche, trattandosi di eccellenze uniche in Italia, sarebbe penalizzante per l’intero tessuto regionale.

In questo dibattito anche Bologna è chiamata a definire il proprio ruolo di Capoluogo di Regione, decidendo su quali funzioni vuole investire  e su che direzione di marcia intraprendere.
Il ruolo di Bologna, “capitale” dell’Emilia Romagna si gioca nella misura in cui le scelte e le funzioni che Bologna intende esercitare sono utili per tutta la Regione e siano rispettose delle vocazioni dei territori.

Stiamo aspettando di capire qual è l’intenzione di Bologna sul sistema fieristico, cosi come per il sistema aeroportuale, prima di pensare ad altri partner. Per quanto riguarda l’Università oggi da Bologna dipende una scelta che può irrobustire il sistema o, viceversa, lo indebolirà seriamente.
Accentrare l’università tagliando l’esperienza del polo Romagnolo o deprimendo l’Università Riminese non è coerente con il voler essere reale capoluogo di Regione. Così come non sarebbe rispettoso della vocazione e delle eccellenze espresse dal nostro territorio.
E’ noto che nei prossimi 10 anni il turismo sarà strategico per la crescita economica. L’ha capito un paese come la Germania che sta investendo in infrastrutture logistiche, ma anche in studio e ricerca, misurando un + 14% di crescita mentre altri paesi a forte vocazione turistica arretrano. Rimini è già avanguardia ed eccellenza in campo turistico e si mette a disposizione di tutta la Regione.

Da Sindaco della città mi auguro per Rimini, e tutta la Regione, che scelte miopi o assunte da circoli ristretti non finiscano per privare l’intera comunità regionale di una grande opportunità.”

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