Campo missionario, nel 2022 sono stati raccolti 174 mila euro a Rimini
Oltre duemila i volontari coinvolti

La Diocesi di Rimini ripropone per il 43mo anno di fila il Campo lavoro missionario, la raccolta di aiuti a per le fragilità locali e i progetti all'estero. C'è il serbatoio d'acqua di una scuola elementare in Zimbabwe e l'alloggio per ragazzi di strada in Kenya. Lo stipendio per gli insegnanti di un centro educativo in Paraguay e il macchinario radiologico spedito in Camerun. Sono alcuni dei modi in cui l'anno scorso sono stati spesi gli oltre 174mila euro raccolti dall'iniziativa che torna il 25 e 26 marzo.
"Da una piccola parrocchia di questa Diocesi", quella di San Martino a Riccione, "nasce questa iniziativa che poi si espande. Quindi è proprio vero che basta fare del bene. Il bene contagia un po' tutti", ha commentato a margine di una conferenza stampa il presidente dell'associazione Campo lavoro Gabriele Valentini.
Due giorni in cui verranno raccolti in sette centri, da Bellaria a Cattolica, materiali non più utilizzati come indumenti, scarpe, libri, giocattoli, biciclette, elettrodomestici o batterie. Articoli che verranno o spediti o venduti nei mercatini per finanziare progetti benefici; 15 quelli sostenuti l'anno scorso in un 11 Paesi dove sono presenti missionari riminesi.
"Pensare a chi è stato meno fortunato di noi, ha vissuto in un pezzo di mondo che incontra tante difficoltà – spiega il senso dell'iniziativa il vescovo di Rimini Nicolò Anselmi -. Credo sia un nostro dovere essere attenti anche a loro. Per cui ben venga questo coinvolgimento".
Oltre duemila i volontari coinvolti nel progetto riminese che rappresenta un unico nel panorama delle diocesi italiane. "Lo si fa coi piccoli, sono le nuove generazioni. Cominciare a pensare ai bimbi, a come educarli, soprattutto nei confronti dell'ambiente, credo sia fondamentale. Non possiamo perdere questa scommessa", ha aggiunto Valentini.