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Vittorio Sgarbi al Galli 'Rimini vero luogo di cultura e di arte'

Teatro gremito per l'evento 'Vittorio Sgarbi racconta Rimini'

Attualità Rimini | 13:09 - 05 Marzo 2023 Un momento della serata Un momento della serata.


di Grazia Antonioli

Un teatro Galli, gremito fino all'ultimo posto, ha ascoltato con attenzione e divertimento la lectio tenuta dal prof. Vittorio Sgarbi dedicata a Rimini. L'evento "Vittorio Sgarbi racconta Rimini", organizzato dalla ditta riminese Lasersoft in collaborazione con il comune di Rimini, si è svolto sabato 4 marzo.

Nei saluti introduttivi dei titolari dell'azienda, Marco Pesaresi ed Antonio Piolanti, e del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, è stata ribadita l'importanza della collaborazione tra pubblico e privato per creare eventi importanti a beneficio della cittadinanza. "Il nostro intento" ha detto Antonio Piolanti Ceo di Lasersoft "è quello di offrire la possibilità di far scoprire e conoscere Rimini in tutti i suoi aspetti. Lo facciamo in occasione dei nostri meeting annuali per i nostri clienti e oggi è bello condividere questo evento con la nostra città".
Il Sindaco Sadegholvaad ha rivestito anche l'inconsueto ruolo di presentatore, annunciando l'ingresso di Vittorio Sgarbi "Un amico di Rimini".
Nelle quasi due ore successive il prof. Sgarbi ha spaziato su vari argomenti alternando competenza e goliardia, cultura e battute, anche politiche, senza risparimare nessuno. Ha ringraziato la città per la possibilità di raccontarla, salutando Sadegholvaad "nato a Coriano e sindaco di Rimini".
L'incontro è partito con uno Sgarbi piuttosto contrariato che, proprio quella stessa mattina, aveva scoperto che un suo collaboratore aveva messo in vendita una delle sue auto. Quello che sembrava uno scherzo, una boutade per spezzare la seriosità del momento, si è poi rivelato un fatto realmente accaduto. Un episodio spiacevole che il professore ha ricordato, con amara ironia, usandolo come intercalare in vari punti durante la lectio. 
Con una pila in mano "così anche io vedo voi in teatro, e non la do a nessuno altrimenti rischio di farle fare la fine della mia auto" l'intervento del prof. Sgarbi è partito da uno dei figli più illustri di Rimini, Federico Fellini. Spaziando dalla visione onirica del lavoro felliniano si è soffermato anche sulla parte puramente "carnale" rappresentata dalla Tabaccaia e dalla Gradisca di Amarcord. Un film simbolo, racconta ancora il professore, che è molto più di una pellicola ma una vera e propria opera d'arte.
Sgarbi ha poi ricordato la sua amicizia con Tonino Guerra e le visite notturne a casa dell'antiquario Maurizio Balena dove era possibile trovare, vedere, ammirare "alcune delle meraviglie dell'arte".
Il viaggio di Sgarbi non si è limitato solo a Rimini ma ha anche toccato Urbino, Bagnacavallo, Ferrara, Ravenna, Forlì, Santarcangelo e tanti altri posti non solo in Emilia Romagna. Un excursus per ribadire ancora una volta che l'arte riminese di tutti i tempi è stata ed è innovativa ed importante.
Alternando aneddoti, battute e appassionati e goliardici riferimenti al gentil sesso nell'arte e nella rappresentazione religiosa di alcune "Maddalene", Sgarbi ha parlato di Giotto, di Pietro da Rimini, di Agostino di Duccio e Cagnacci. Ha ricordato l'esposizione di "La vita umana"  un quadro proprio di Cagnacci della sua collezione privata, ospitato nelle sale del Grand Hotel in aperta polemica con una mostra simile organizzata durante il Meeting di Rimini nel 1993. Si è soffermato sull'importante patrimonio presente nel Museo della Città ed in alcune chiese riminesi. Ha magnificato l'arte interna ed esterna del Duomo di Rimini mostrando anche le terribili immagini della chiesa devastata dai bombardamenti. "Se Zelensky vincerà, e glielo auguro, avrà comunque un paese distrutto. La guerra non la vince nessuno, la guerra è una sconfitta per tutti."
Un viaggio a ritroso nella storia dell'arte riminese e non solo che ha tenuto incollati alle sedie gli spettatori. Durante tutto l'incontro Sgarbi non ha mancato di evidenziare come Rimini sia nota come luogo di divertimento "a volte insidiato da Riccione" ma ha anche ribadito come sia una città, come poche in Italia, ad avere un patrimonio di arte e cultura davvero invidiabile.



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