Brusca frenata del Rimini contro la Carrarese. Non basta il gol di Mencagli al 21' del primo tempo: i romagnoli escono sconfitti dallo Stadio dei marmi per 3-1. Il Rimini, pur non demeritando in termini di prestazione, ricade sempre in atavici errori: gestisce palla, costruisce e crea, ma non trova mai continuità in fase realizzativa e inoltre ricade nelle solite amnesie difensive.
Mister Gaburro analizza con un pizzico di rammarico il ko di Carrara.
"Certo che c'è dell'amaro in bocca - attacca il trainer dei biancorossi - perché su questo campo con una squadra con dei valori così così importanti, non si possono prendere tre gol su palla inattiva. Poi diventa difficile anche cercare delle note positive”.
Il problema è sempre il solito: troppo poco lucidi in zona-gol. "Sì, abbiamo costruito tanto soprattutto nel primo tempo, gestito palla, però poi il calcio è una cosa semplice e bisogna fare gol".
A differenza dei romagnoli i padroni di casa sono parsi più cinici, capaci di concretizzare anche occasioni un po' fortuite. "I loro gol sono stati sporchi, vero, ma noi sicuramente dobbiamo registrare qualcosa, perché tutte le volte che dobbiamo fare uno step a livello mentale lo facciamo su certe cose, ma non riusciamo a farlo su tutte. C'erano dei valori in campo da parte dell'avversario che sono usciti in situazioni singole, però mi sembra che loro abbiano fatto davvero poco per vincere questa partita. Dobbiamo capire perché succedano queste cose e lavorare in previsione della partita di sabato con ancora più determinazione, perché una squadra che gioca come noi nel primo tempo non può chiudere la frazione in svantaggio.
Nel calcio ci sono tanti aspetti, non soltanto quello della fase di costruzione: diciamo che noi siamo mancati sotto un certo aspetto, mentre loro sono stati bravi e questo gli ha consentito di vincere la partita. Come detto, su questi campi bisogna fare una gara quasi perfetta: è normale che se prendi tre gol su palla inattiva non puoi fare risultato e dopo il 3-1 non siamo riusciti a raddrizzarla. I gol? Tre reti diverse, evitabili. Sulla prima forse è quella in cui abbiamo avuto meno responsabilità, sulla seconda sono stati più bravi loro sotto il profilofisico; mentre la terza è stato un errore grave, non ci siamo capiti, eravamo in vantaggio sul pallone, dovevamo spazzarla in tribuna e invece...Abbiamo preso tre gol su tre palle sporche. Oggi ci prendiamo un pugno di mosche, ma sono tutte lezioni che possono servire".
Si poteva affrontare diversamente la gara?
"La partita era quella che dovevamo fare, però ci siamo trovati sempre a rincorrere. Il loro primo gol è arrivato quasi per caso, non avevano fatto niente, la partita abbiamo provato a farla lo stesso, ma sarebbe meglio non trovarsi sempre in situazioni così. Conoscevamo la forza dell'avversario, oggi sono stati più bravi e gli facciamo i complimenti. Le dinamiche delle partite dipendono dai momenti della stagione anche dallo stato mentale e fisico degli avversari. C'è rammarico, ma abbiamo giocato a viso aperto: dobbiamo crescere ed essere più bravi in tutto e non solo nella gestione della palla".