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Rimini: dopo il Covid segnali positivi dall'edilizia, bene anche servizi e agricoltura

I dati di Movimprese: nel 2022 un saldo positivo di 477 imprese, 2539 iscrizioni e 2062 cessazioni

Attualità Rimini | 13:06 - 07 Febbraio 2023 Cantiere ARCHIVIO Cantiere ARCHIVIO.



Dopo lo shock del Covid, il territorio di Rimini nel 2022 pare confermare la fase di ripresa economica. L’indicazione arriva da Movimprese, l'analisi statistica di InfoCamere che fotografa la natalità e la mortalità delle imprese.

Primo tra tutti il saldo delle imprese, cioè la differenza tra imprese avviate e cessate, che per Rimini fa segnare un +477, grazie alle 2.539 iscrizioni a fronte delle 2.062 cessazioni.

Un dato positivo che conferma l’andamento dello scorso anno (quando il saldo rispetto all’anno horribilis del 2020 è stato di 587 unità) e non si facevano registrare dal 2010, quando si raggiunse il massimo di iscrizioni degli ultimi 15 anni (3.255, con un saldo di +695).  

Complessivamente nel 2022 Movimprese conta 40.167 imprese registrate (+1,2% rispetto al 2021), con 35.154 attive (1,35%). Il settore principale resta quello dei servizi, con 17.785 imprese (+1,4%).

A segnare la crescita più significativa è però il comparto delle costruzioni (+4%, 5.654)
, trainato dagli incentivi, nazionali e locali, per la riqualificazione energetica degli edifici. Cresce anche l’agricoltura (+2,2%, 2.504 imprese), mentre resta stabile l’industria (+0,14%). L’unico settore in leggera flessione è il commercio (-0,7%) che conta 9.306 attività. Quasi il 25% delle imprese attive è rappresentato da imprese artigiane, il 46,2% sono imprese individuali. “I dati raccolti da Movimprese danno solidità al percorso di crescita che il territorio ha intrapreso dopo la pandemia, pur raffreddata dalla crisi internazionale, dai rincari e dalla curva inflattiva", sottolinea l’assessore alle attività economiche Juri Magrini, soddisfatto per la crescita del settore delle costruzioni e per i segnali importanti di salute del comparto agricolo e dei servizi, "il macro settore che che racchiude anche tutta la filiera su cui si regge il settore dell’offerta turistica".

La ricerca di Movimprese segue le statistiche di Istat sull'andamento del turismo che, rileva Magrini, "hanno certificato come il territorio abbia saputo reagire in fretta alle due stagioni condizionate dalla pandemia da Sars-CoV-2, con numeri in crescita costante lungo tutti i dodici mesi grazie al ritorno degli ospiti stranieri e alla ripresa a pieno regime dell’attività fieristica e congressuale".

Per Magrini si tratta di due indizi che "bastano a fare una prova" in merito alla giusta strada intrapresa dal territorio "per uscire definitivamente dalla fase più difficile e avviare una crescita più strutturale”.



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