Un 2022 con 3,4 milioni di arrivi e 14,4 milioni di presenze per la provincia di Rimini, ma se i turisti crescono rispettivamente del 24,1 e del 17,8% rispetto al 2021, i flussi del pre-pandemia sono ancora lontani una decina di punti percentuali. Nel mese di dicembre, il raffronto con il 2021 sorride soprattutto a Rimini, con un +22,6% di arrivi e +14,8% di presenze. Ma è Cattolica a far registrare la performance più significativa sul fronte arrivi: +25,8%, mentre le presenze turistiche aumentano del +11%. Unico dato con il segno meno per Misano Adriatico: le presenze, tra il dicembre 2021 e il dicembre 2022, sono calate del 26,3%. Misano fa comunque registrare nel 2022 un complessivo +5,6% sui pernottamenti. Rispetto al 2019, è Bellaria Igea Marina il comune della Riviera più vicino ai dati del 2019: il calo di presenze è del 6,3%.
Soddisfatto il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad, anche perché i numeri del 2022 vanno analizzati considerando le criticità nate dalla guerra in Ucraina, con l'azzeramento del mercato russo, che nel 2019, per Rimini, era il primo mercato estero con 470.000 presenze annuali. Negli ultimi 24 mesi, dopo la pandemia, Rimini ha riguadagnato 2 milioni e mezzo di presenze turistiche e oltre 723.000 arrivi. Si tratta, quantifica Sadegholvaad, in circa 400 milioni di euro "tornati nel sistema turistico". L'obiettivo per il 2023 è avvicinare o tornare ai livelli del 2019: obiettivo raggiungibile in quanto, argomenta Sadegholvaad, il gap con il pre pandemia è dovuto alla maggior lentezza nel ritorno alla normalità del mercato estero. L'inizio del 2023 è stato incoraggiante, "grazie all'ottima performance del Sigep e dei programmi post San Silvestro". Per ciò che concerne il turismo estero, crescita del mercato tedesco (+10% sul 2019) e un notevole incremento dei turisti francesi, +72,5% di differenza tra 2021 e 2022.